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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Grab a Villa Ada, si scatena la bagarre. Opposizioni contro il Pd: "Prenda una posizione"

Bocciato l'ordine del giorno di Casini contro il passaggio della ciclovia nel parco storico. A favore Fdi, Lega e M5S, i dem si astengono quasi tutti

Non passa l'ordine del giorno della lista Calenda sul Grab a Villa Ada, nell'ambito dell'approvazione del Pums, che chiedeva la modifica del percorso evitandone il passaggio all'interno del parco storico del Salario. All'esito del voto si è scatenata la bagarre, con le opposizioni (FdI in testa) che hanno esposto alcuni cartelli a formare lo slogan "No Grab a Villa Ada".

Ad astenersi dal voto la quasi totalità della maggioranza (tranne Trombetti e Fermariello del Pd e Biolghini di Roma Futura che hanno espresso parere contrario), mentre Fratelli d'Italia, Lega e M5S hanno appoggiato l'iniziativa del consigliere Valerio Casini. 

La discussione in aula non è stata lunga, intenso invece lo scontro politico su un tema che va avanti da circa tre anni e non ha ancora trovato una soluzione definitiva, nonostante la contrarietà espressa con atti formali dal Municipio II e da numerose associazioni e comitati di quartiere. "Il passaggio interno alla villa non è necessario - spiega Casini nella sua dichiarazione in aula - perché all'esterno c'è già la ciclabile di viale della Moschea. Migliorare l'attrattività del parco è possibile tutelandone viali e vegetazione, oltre che restaurandone gli edifici storici al suo interno, non aumentando massivamente la frequentazione con opere impattanti".

"Oggi ci troviamo nella situazione assurda - continua il consigliere in quota Italia Viva - di un'aula che dalle opposizioni riporta le istanze del Municipio e dei cittadini, mentre da parte della maggioranza non si ha una risposta precisa: il Grab a Villa Ada ci passerà, sì o no?". Casini ricorda inoltre quanto inserito dal sindaco Gualtieri nel programma elettorale: "C'è scritto, tutt'ora consultabile - rende noto l'ex assessore al Commercio del II - che l'intenzione era quella di riqualificare il percorso di via della Moschea in sostituzione del passaggio interno alla villa. Sono state vinte le elezioni con questo programma ed è giusto rispettare la volontà e il lavoro di consiglieri e assessori che per ore e giorni sono stati sul tema. Bisogna avere il coraggio di dire se si è a favore o contro". E infine: "Spiegherete ai vostri colleghi in Municipio e ai cittadini del territorio il perché del vostro voto contrario". 

Lavinia Mennuni (FdI) e Simonetta Matone (Lega) hanno entrambe espresso posizioni favorevoli all'odg calendiano: "Se tutte le associazioni che si occupano della tutela della villa sono contrarie, forse un problema ci sarà?" chiede ai colleghi l'ex magistrato e candidata prosindaco con Michetti alle ultime amministrative. 

Daniele Diaco, presidente della commissione Ambiente durante l'amministrazione Raggi, chiede "lo stralcio del progetto che prevede il passaggio interno al parco prima di andare in conferenza dei servizi evitando così l'impatto sull'ecosistema. Lo scenario di oggi non mi piace, c'è una battaglia ideologica sul tema che invece dovrebbe unire tutti". 

Per il Pd si esprime Riccardo Corbucci: "Abbiamo presentato un ordine del giorno a riguardo anche noi - esordisce, dopo aver ironicamente fatto i complimenti a Casini per aver letto il programma elettorale di Gualtieri - che prevede la modifica del percorso. Credo però che sia necessario essere capaci di modificare il testo del progetto, rendendosi conto che parliamo di un circuito ben più ampio, non solo di un pezzo che attraversa Villa Ada. Le associazioni sono spaventate dalla ciclabile? Lo sarei anch'io, visti i disastri degli ultimi cinque anni, come le colate di cemento lungo il Tevere. Ma con i romani bisogna essere sinceri: il Grab è un'opera straordinaria per la città e la modificheremo in meglio, in accordo con i cittadini e il Municipio". 

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