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Verso la Giunta Polverini: l'Udc minaccia appoggio esterno

Dopo la lite Berlusconi-Fini c'è chi ipotizza ripercussioni sulla giunta in via di definizione. Il Pdl e la neo governatrice lo escludono. Intanto però scoppia la grana Udc

Lunedì potrebbe essere il giorno buono per la nuova Giunta Polverini. Il puzzle per accontentare tutte le anime della coalizione va infatti componendosi del tutto, anche se non mancano le tribolazione per il neo presidente. Impossibile infatti non pensare che i dissidi tra Berlusconi e Fini non abbiano ripercussioni anche all'interno della maggioranza in Regione. In realtà però più che il Pdl a far tremare la Polverini è l'Udc che oggi ha addirittura minacciato l'appoggio esterno.

IL PUZZLE - I numeri sono quelli che circolano da giorni e dovrebbero essere quelli. Al Pdl andranno 11 assessori, di cui 6 in quota Forza Italia e 5 in quota Alleanza Nazionale. Alla Destra o la vicepresidenza o due assessorati, all'Udc 2 o 3 assessorati. In mezzo a questo baillame ci sono da sistemare le quote rosa, nodo ancora non sciolto dalla Polverini.

LE DONNE - Per legge devono essere cinque. Ormai sono quasi certe di un assessorato Mariella Zezza ed Olimpia Tarzia. Molto solida è anche la posizione di Lidia Cetrone che oltre ad essere donna, andrebbe ad accontentare anche le istanze della provincia pontina. In quota Forza Italia sale il nome di Fabiana Santini, anche se resta forte anche quello di Veronica Capellaro, protetta di Berlusconi che proprio oggi potrebbe chiedere alla Polverini di farla entrare in giunta. L'ultimo nome dovrebbe uscire dal terzetto formato da Chiara Colosimo, Sveva Belviso e dall'Udc Anna Formisano. Una di loro tre dovrebbe entrare in giunta. Ieri si dava per certo lo spostamento della Belviso dal Comune alla Regione. Oggi però c'è stata una frenata

GLI ALTRI NOMI - Qualche certezza in più c'è tra gli uomini. Sul fronte ex An, Pietro Di Paolo, in quota Alemanno, il rampelliano Francesco Lollobrigida e l'augelliano Bruno Prestagiovanni. All'alemanniano Franco Fiorito, senatore del Pdl, potrebbe andare un posto in aula come capogruppo o vice, presidenza del consiglio o vice. Entrerebbero nelle caselle "azzurre" Giuseppe De Lillo, Fabio Armeni, Massimiliano Maselli e Pino Cangemi del Cda dell' Ama, vicino a Gianni Sammarco, deputato e coordinatore di Roma del Pdl.

La Destra ha chiesto l'inserimento di Teodoro Buontempo, anche se è sempre possibile una vicepresidenza a Storace. Per l'Udc caldi i nomi di Forte, D'Ambrosio e Ciocchetti, anche se è possibile che uno di loro vada alla vicepresidenza.

UDC - Oggi intanto si è riunito il nuovo gruppo consiliare dell'Udc alla Regione Lazio, alla presenza del segretario nazionale Lorenzo Cesa. E' stato votato un documento in cui si chiede "il pieno rispetto degli impegni da lei stessa assunti prima, durante e subito dopo la tornata elettorale. In assenza di risposte in questo senso, l'Udc pronta a sostenere dall'esterno, con la massima lealtà e serenità, la nuova giunta regionale".

"L'assemblea conclude il testo" - ha confermato il mandato al segretario nazionale Lorenzo Cesa, che potrà avvalersi degli organi locali guidati da Luciano Ciocchetti, per proseguire il dialogo con il presidente Polverini, anche relativamente al rispetto del documento programmatico".

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