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Nettuno, cade la giunta a Cinque Stelle: 13 consiglieri sfiduciano Casto

Tra loro anche 4 esponenti della maggioranza

Non solo Pomezia. L'esperienza della giunta pentastellata di Angelo Casto a Nettuno è arrivata al capolinea. Questa mattina, infatti, tredici consiglieri comunali hanno sfiduciato il sindaco con una firma dal notaio. Tra loro, anche quattro esponenti della maggioranza. L'esperienza grillina del comune della Città metropolitana di Roma Capitale, durata così meno di due anni, navigava in acque burrascose ormai da settimane tanto che lo scorso 18 marzo gli assessori presentarono in gruppo le dimissioni per divergenze con la propria maggioranza. 

"Dopo mesi di conflitti, tensioni e divisioni, tutte interne al Movimento 5 Stelle" scrivono in consiglieri in una nota "l'esasperazione per l'arroganza, la prepotenza ed il disinteresse del Sindaco e dei suoi fedeli scudieri portano gli stessi Consiglieri di maggioranza, con grande senso di responsabilità, a staccare la spina all'Amministrazione Comunale più litigiosa e inconcludente mai vista. L'opposizione ha sempre sostenuto a viso aperto le battaglie per difendere gli stessi interessi e i bisogni dei cittadini e, pur nel rispetto delle pulsioni interne al Movimento al governo di Nettuno, ha fatto emergere le contraddizioni e gli errori di una azione amministrativa balbettante e ormai pericolosa per Nettuno".

I quattro consiglieri di maggioranza sono Daniela De Luca, Giuseppe Nigro, Simonetta Petroni e Marco Montani, quelli di opposizione dono Claudio Dell'Uomo, Carlo Eufemi, Maria Antonietta Caponi, Enrica Vaccari, Fabrizio Tomei, Genesio D'Angeli, Rodolfo Turano, Giacomo Menghini e Lorenza Alessandrini. 

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