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Per Marino la giunta diventa un rompicapo: la soluzione (forse) entro domenica

Oggi il sindaco di Roma ha incontrato i vertici di Sel. Torricelli: "Abbiamo ribadito le nostre risorse migliori come Nieri e Azuni"

È ancora in salita la strada che porterà il neo sindaco di Roma, Ignazio Marino, a presentare la lista dei nomi che comporranno la sua squadra di governo. Dopo il colloquio con i segretari locali del Pd dei giorni scorsi, oggi per Marino è stato il momento di consultare i vertici di Sel. In tarda mattinata il sindaco ha incontrato il vicepresidente regionale Massimiliano Smeriglio, il coordinatore dell'Area Metropolitana Giancarlo Torricelli e il parlamentare Massimo Crivellini.

Per Marino si tratta da un lato di trovare i nomi 'tecnici' giusti, e soprattutto disponibili ad accettare l'incarico, all'altezza delle aspettative, e delle sfida amministrativa, prospettate da Marino. Il grattacapo più grande rimane il 'no grazie' di Legnini e Sinibaldi. Su Giovanni Legnini, Sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all'editoria, non ha funzionato la moral suasion del partito. Legnini ha gentilmente declinato l'invito. E la conferma ufficiale è arrivata proprio oggi pomeriggio. “Sono molto grato al sindaco Marino per la grande occasione che mi ha offerto. Ho riflettuto molto e in questi giorni mi sono più volte confrontato con lui e con il segretario del mio partito Guglielmo Epifani, ma non ho ritenuto di privare la mia regione, l'Abruzzo, dell'unica rappresentanza di governo, nè di ipotizzare il cumulo di incarichi, locale e centrale” ha spiegato.

Dall'altra, di trovare una stabilità tra le forze della coalizione. Sel e Pd in primis, quest'ultimo impegnato anche a rispondere alle esigenze di equilibrio interne tra correnti. La richiesta dei democratici è di cinque assessorati anche se nei piani di Marino al Pd ne spetterebbero tre. A pesare sull'equilibrio politico della toto-giunta però sembra ci si stia mettendo anche il Centro democratico facendo valere la sua presenza a fianco del Pd, non solo a Roma ma anche a livello nazionale. Per la formazione di Tabacci, il nome papabile per un assessorato è quello di Barbara Contini. Domani in fatti in Campidoglio Marino incontrerà anche Bruno Tabacci e il consigliere eletto nelle liste di Centro Democratico, Massimo Caprari.

“Abbiamo presentato al sindaco la necessità di arrivare rapidamente alla formazione di una Giunta che sia rappresentativa di tutta l'esperienza della coalizione” ha spiegato Torricelli al margine dell'incontro. Sel, vorrebbe due assessorati, o un assessorato e la guida dell'Aula Giulio Cesare che però sembra essere rimasta strettamente ancorata al Pd che ha proposto Mirko Coratti. Per ora, l'unico assessorato certo di Sel è quello di Luigi Nieri, che potrebbe andare ai Lavori Pubblici e alle Periferie anche se per l'ex assessore al Bilancio della Regione Lazio di Marrazzo, si parla di replicare l'esperienza in comune. “Nieri al bilancio? E' una decisione che spetta al sindaco” ha affermato Torricelli ai giornalisti che gli hanno chiesto conto dell'indiscrezione.

Il secondo nome avanzato da Sel è invece quello di Gemma Azuni. Per lei, potrebbero aprirsi le porte delle Politiche Sociali. Ma su questo punto non c'è ancora nulla di scontato. Sui nomi però Torricelli precisa: “Abbiamo ribadito quali sono le nostre risorse migliori come Nieri e Azuni, non siamo venuti a chiedere poltrone ma a discutere di come il sindaco intende affrontare i nodi strategici nei primi cento giorni”.

Il piano di lavoro intanto rimane quello che era stato delineato nel precedente incontro con il segretario del Pd romano e laziale Eugenio Patanè e Enrico Gasbarra. Marino si è dato tempo fino a domenica per delineare un'ipotesi di giunta che poi verrà discussa con i partiti. Ma per ora Marino si è limitato a un generico: “La giunta? Spero tra non molti giorni”.

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