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Giunta, Marino aspetta l'esito della consultazione on-line del M5S

Giornata decisiva per la definizione della squadra di governo. Tra il 'no' della Bonaccorsi e l'apertura al Movimento, non mancano i malumori nella coalizione

Altra giornata decisiva per la definizione della giunta Marino. L'annuncio era atteso per ieri, ma il rifiuto della parlamentare Bonaccorsi, cui era stata proposta la poltrona al Turismo, e l'apertura 'a sorpresa' del sindaco al Movimento Cinque Stelle, si sono abbattuti come una doccia fredda sulla coalizione al lavoro per raggiungere un equilibrio sempre più difficile da trovare.  

“Il sindaco si è dimostrato disponibile a valutare per l'Assessorato alla legalità e sicurezza urbana anche dei curricula segnalati dal MoVimento”. L'annuncio della proposta viene dato direttamente dai quattro consiglieri del movimento. Per decidere il da farsi, come da tradizione, si terranno delle consultazioni online tra gli attivisti romani iscritti al M5S entro la fine del 2012 che rimarranno aperte fino alle 15 di questo pomeriggio.

Ecco cosa verrà richiesto ai militanti: “Sei d'accordo con il fornire uno o più curricula allo staff di Marino?”. Le possibili risposte sono duplici: “Sì, ma senza stringere alcuna alleanza con il Sindaco e la sua coalizione e chiedendo contestualmente la realizzazione di alcuni punti del nostro programma (punti da definire sulla Rete)”; “No”.
Se i militanti diranno sì all'apertura di Marino, sarà formata una commissione per valutare i curricula dei potenziali candidati e svolgere la selezione, necessariamente donna per rispettare le quote rosa. La Commissione sarà composta da 11 persone: 4 portavoce e 7 attivisti iscritti al roma5stelle estratti a sorte (mediante procedura informatica) tra coloro che comunicheranno la propria disponibilità.

Non un'alleanza, parola che sta stretta agli stessi esponenti della coalizione che hanno sostenuto Marino alle elezioni. Si legge sul blog di Beppe Grillo: “Quello che ci è stato richiesto è invece di attivare una procedura di selezione molto rapida ma basata sul cv e sul merito. Non necessariamente una persona iscritta al MoVimento”.
Il sindaco Marino si è detto “contento” della disponibilità dimostrata dal Movimento 5 Stelle “nel valutare i contenuti del mio programma. Durante la campagna elettorale erano già emersi punti di convergenza su molti temi e la loro apertura nei miei confronti è un'ulteriore conferma della discontinuità della nostra proposta rispetto alla vecchia politica” ha dichiarato il sindaco. Una discontinuità più volte invocata nel corso della campagna elettorale durante la quale però il Movimento si è sempre posizionato in opposizione al chirurgo.

“Una novità politica importante” ha commentato il segretario del Pd laziale Enrico Gasbarra che ieri sera ha incontrato, insieme al segretario romano Patanè, il sindaco in Campidoglio. Poi ha specificato: “Non sarà un allargamento della coalizione, ma di far parte della proposta amministrativa di Marino” ha specificato. La partita per il Pd si fa ancora più complessa, e la novità introdotta all'ultimo momento dal sindaco non aiuta di certo a risolvere il rebus della giunta. Al termine dell'incontro di ieri tra i segretari del Pd romani e il sindaco qualche conferma c'è stata ma il buco lasciato dalla parlamentare Bonaccorsi è rimasto insoluto. E per un nome alternativo non rimane molto tempo. In quanto alla composizione politica, Luigi Nieri (Sel) sembra essere rimasto ancorato alla poltrona di vicesindaco. Sembrano confermati anche Paolo Masini ai Lavori Pubblici, Estella Marino all'Ambiente e Daniele Ozzimo alla Casa con Mirko Coratti in corsa per la presidenza dell'Aula.

Intanto sul web trapelano alcuni malumori all'interno della coalizione. Il consigliere comunale in quota Sel, Gianluca Peciola affida a Facebook un post poco soddisfatto della decisione del sindaco esponendo diversi dubbi a riguardo: “Il m5s si è presentato contro la coalizione di centro-sinistra e al ballottaggio si è astenuto dal prendere posizione”; “in campagna elettorale ha espresso posizioni ostili verso lavavetri e rom”; “sembra una apertura politica che punta a fare di Roma il laboratorio per manovre spericolate nei confronti dei grillini a livello nazionale”. Infine la valutazione politica: “Aprire a un movimento fuori dalla coalizione quando il sindaco è stato eletto dentro un'altra coalizione conferma il segnale già mandato da Pd a livello nazionale secondo il quale il voto può essere utilizzato istituzionalmente con tanta libertà da arrivare a sostenere accordi con l'avversario”.

Malumori anche all'interno della parte più moderata e vicina al mondo cattolico del Pd che considera le scelte di Marino troppo sbilanciate a sinistra. A esplicitare il suo pensiero all'agenzia di stampa Adnkronos Giuseppe Fioroni: “Faccio solo presente a Marino che nella pluralità della composizione della giunta romana e nella pluralità della città, culla della cristianità, sarebbe importante la presenza di un assessore che vive il mondo cattolico”.

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