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Giulio Regeni, l'appello a Virginia Raggi: "Esponga l'immagine in piazza del Campidoglio"

La proposta è di Dario Nanni coordinatore di Italia in Comune per Roma e Provincia

Sono passati tre anni dal sequestro e la successiva uccisione di Giulio Regeni, il giovane italiano che il 25 gennaio del 2016 scomparve nel nulla, per poi venire trovato senza vita il 3 febbraio successivo. Da quel maledetto giorno si è attesa la svolta sul caso, nonostante la cortina di silenzio che ha sempre aleggiato intorno a questo delitto e i continui depistaggi tentati dall'Egitto. Un primo passo verso la verità è stato fatto lo scorso 4 dicembre quando la Procura di Roma ha indagato cinque 007 egiziani.

Per merito delle indagini portate avanti dai carabinieri del Ros e dallo Sco, siamo riusciti ad arrivare ai nomi delle persone che tre anni fa hanno sequestrato il ricercatore triestino mentre si trovava in una stazione della metropolitana. Giulio si trovava in Egitto per fare una ricerca sui sindacati di base per conto dell'università di Cambridge, nelle ore successive è stato torturato e ucciso e il suo corpo fu ritrovato il 3 febbraio sulla strada che collega Il Cairo con Alessandria d'Egitto.

TUTTO SULL'OMICIDIO REGENI

Nel giorno in cui ricorre il terzo anniversario Dario Nanni, coordinatore di Italia in Comune per Roma e Provincia, lancia un appello alla sindaca Virginia Raggi: "La Sindaca Raggi faccia esporre in Piazza del Campidoglio e a Palazzo Valentini l'immagine di Giulio Regeni e sia tenuta lì finché giustizia non sarà fatta. Roma è la capitale d'Italia e come tale rappresenta il paese e tutti i cittadini italiani, è doveroso che ciascuno di noi si senta partecipe e garante affinché si mantenga alta l'attenzione su questa oscura vicenda e che non venga insabbiata e dimenticata. Nonostante siano passati tre lunghissimi anni dalla sua morte, ad oggi non si hanno ancora notizie su chi abbia ucciso Giulio e perché, ma  il diritto a trovare i colpevoli e a conoscere i reali motivi di questo efferato omicidio non devono mai venire meno. Alle migliaia di visitatori che quotidianamente affollano la Piazza del Campidoglio e che transitano vicino Piazza Venezia, va ricordato che noi sulla morte di Giulio vogliamo giustizia, pretendiamo di sapere la verità e non abbasseremo la guardia finché non verranno assicurati alla giustizia i responsabili e chiariti tutti gli aspetti di questa torbida vicenda. Invito anche Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri a fare la propria parte e a chiedere energicamente conto alle autorità egiziane e a quelle internazionali su ciò che è accaduto nel Gennaio del 2016 al Cairo. Oltre a sollecitarla a far esporre la gigantografia dell'immagine di Giulio in Campidoglio e a Palazzo Valentini  - conclude Nanni -  la invito a non rimuoverle finché sulla morte di Giulio non verrà fatta pienamente giustizia".

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