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Elezioni III municipio, l'appello per la candidatura di Caudo spacca il Pd

Divergenze anche nel gruppo capitolino. Tempesta: "Prospettiva diversa". Palumbo: "E' un'occasione"

Pd diviso sulla possibile candidatura di Giovanni Caudo a presidente del III municipio. L'appello di un lungo elenco di intellettuali, da Asor Rosa a Vezio De Lucia, a costruire attorno alla figura dell'ex assessore all'Urbanistica un "laboratorio per Roma" e una "riscossa per le forze progressiste", non è stata colta in maniera unanime da Pd. La proposta è piombata come un macigno sulla crepa che già si era aperta con gli zingarettiani attorno alla candidatura della segretaria di zona, Paola Ilari, renziana, che dovrebbe sfidare alle primarie del 28 aprile uno o più candidati provenienti da 'sinistra', compresa quella Coalizione civica che nell'VIII municipio sta portando Amedeo Ciaccheri a sfidare Enzo Foschi. Ma dopo l'appello degli intellettuali, tra le forze politiche in campo, si sta pesando la possibilità di procedere con una candidatura unitaria.   

"È davvero stravagante leggere come un gruppo di habituè dei salotti romani  si prendano la briga di indicare nomi per guidare il III Municipio" scrivono in una nota Sabrina Cavalcanti e Anna Punzo, componenti dell'assemblea romana del Partito Democratico. "Magari molti nemmeno sapevano che il territorio avesse già candidati capaci e molto radicati per il lavoro svolto ogni giorno". Nessun passo indietro sulla candidatura di Ilari: "Il 28 aprile ci saranno le primarie, Caudo se vuole parteciparvi deve sottoscrivere il documento programmatico e politico del centrosinistra che ha come forza principale quel Pd romano su cui, in passato, ha espresso giudizi non molto equilibrati".

Critica anche la consigliera Giulia Tempesta: "È del tutto evidente che i contenuti e le proposte dell’appello disegnano una prospettiva diversa e lontana dalle proposte emerse dal Partito Democratico". Per questo, "qualora Giovanni Caudo decidesse di portare avanti la sua candidatura, da parte nostra non potremmo far altro che formulargli i nostri migliori auguri e un sicuro arrivederci al secondo turno". 

Nel gruppo capitolino non sono tutti d'accordo. Marco Palumbo definisce l'appello alla candidatura di Caudo "un'occasione preziosa per avvalerci di un contributo importante e non può essere ignorato dal Pd di Roma. La costruzione di un'ampia coalizione di centrosinistra intorno ad una candidatura forte e credibile è condizione indispensabile per poter vincere una difficile battaglia elettorale, il primo appuntamento che abbiamo di fronte dopo il voto del 4 marzo". Il modello è Zingaretti: "Il Pd di Roma deve avere l'ambizione di aprirsi al campo vasto delle forze politiche e della società civile e di mettere in campo un impianto politico simile a quello che ci ha consentito di vincere le elezioni regionali". 

A sostegno di Caudo anche i componenti di Liberi e Uguali del terzo Municipio, Gianluca Colletta, Rita Lazzari, David Tozzo: "Negli ultimi due anni sono mancate risposte, azioni concrete e politiche volte a risolvere tematiche aperte da anni". E la candidatura di Caudo "potrebbe essere un elemento di novità nel panorama politico romano. Bisogna però ripartire da temi concreti e per questo Liberi e Uguali del Municipio III auspica un incontro per parlare dei problemi del municipio insieme a tutte le forze politiche, sociali e associative".

In merito si esprimono anche i consiglieri della Lista civica alla Regione Lazio, Marta Bonafoni, capogruppo e Gino De Paolis: "Dai territori può e deve ripartire una sfida nuova per tutta la città e per il suo futuro. Occorre recuperare sintonia con le persone e le comunità. Serve per questo una sfida collettiva e innanzitutto civica, per questo ci persuade particolarmente il fatto che l'appello parta da donne e uomini della società civile romana".
 

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