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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

La carica dei giovani dem, ora gli under 30 puntano alla Giunta Gualtieri: “Serve investimento generazionale”

Tre eletti in Campidoglio tra i 28 e i 31 anni, circa venticinque quelli che siederanno nei quindici municipi. Il segretario Biondo: "Risultato straordinario, partiamo da Roma capitale del lavoro"

Sono tre i Giovani Democratici che siederanno nella maggioranza del nuovo consiglio comunale di Roma: Lorenzo Marinone, Nella Converti e Claudia Pappatà. 28 anni il primo, 31 le due neo consigliere dem che insieme a Flavia De Gregorio, eletta nella lista Calenda sindaco, saranno le voci femminili più giovani della nuova Assemblea capitolina. Tutte e tre under35.

Nuovo consiglio comunale: fuoti tutti i "giovanissimi"

Rimasti fuori tutti gli altri giovanissimi: dal ventenne Federico Lobuono, inizialmente addirittura candidato sindaco, a Giovanni Crisanti (22 anni) e Flavia Restivo (25 anni). Non sorridono nemmeno gli altri schieramenti: l’Assemblea Capitolina non è un posto per millennial

Ma i Giovani Democratici contano anche i circa venticinque consiglieri municipali che siederanno nei parlamentini: in media meno di due a municipio ma per il segretario dei Giovani Democratici di Roma, Agostino Biondo, “è un bilancio straordinario” soprattutto perchè cresce l’attesa per le nomine nelle giunte che apriranno le porte dei municipi ad altri giovani primi dei non eletti.

Il Comune di Roma non è un posto per millennial: fuori tutti i ‘giovanissimi’ aspiranti consiglieri 

Giovani Dem: tre eletti in Campidoglio, meno di due per municipio: "Risultato straorinario"

"Il dato positivo non è soltanto rispetto ai Giovani Democratici, ma è rispetto ai giovani in generale. Abbiamo calcolato che più di un amministratore su 5 sarà under 30, in generale tra Comune e Municipi, il che è un'ottima notizia. Sono premiati i giovani che sono espressione di organizzazioni politiche. Tutto ciò indica che i cittadini vogliono un rinnovamento di qualità, che sia basato su profili che abbiano una credibilità, che abbiano le carte in regola e la giusta esperienza sul territorio per ricoprire questi incarichi" - dice Biondo all’agenzia Dire. 

Un risultato che secondo il segretario dei GD "va riconosciuto sicuramente al lavoro dei Giovani Democratici anche nel fare rete con le altre realtà politiche giovanili. Un merito va anche al Partito Democratico, che ha saputo lasciarci lo spazio ed è riuscito a investire su una nuova classe dirigente formata e di qualità". 

Roberto Gualtieri: "Voglio i Giovani Democratici in consiglio comunale" 

I giovani dem pronti per la Giunta Gualtieri

E forti di questo ora i giovani dem sognano anche un ruolo nella Giunta del neosindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “Dobbiamo ancora incontrarlo per capire come vorrà formare la sua squadra. Noi ci teniamo al fatto che la Giunta sia di altissimo profilo. Metteremo sicuramente a disposizione di Roberto le nostre competenze, la nostra esperienza e anche la nostra freschezza. Anche sull'amministrazione c'è da fare un discorso di investimento generazionale per avere poi, tra 10 o 15 anni, una classe dirigente che governi la città e che sia all'altezza, e che quindi possa fare ora esperienza amministrativa sul campo. Speriamo che, comunque, ci sia una rappresentanza dei Giovani Democratici nella nuova amministrazione, nella forma che Roberto riterrà maggiormente opportuna". 

Consigli dei Giovani e politiche per i ragazzi: "Roma capitale del lavoro"

Tra gli scopi dei Giovani Dem eletti quello di promuovere i Consigli dei Giovani, ossia rappresentanze parallele formate solo da ragazzi e dare risposte ai più giovani cittadini romani. "La rappresentanza è ovviamente fondamentale, ma noi ci dovremmo concentrare soprattutto, ancora prima di questo, a dare risposte concrete alle ragazze e ai ragazzi di Roma. Questo è il punto politico principale: dobbiamo capitalizzare questa rappresentanza per riuscire a convincere l'Amministrazione a dare risposte concrete ai giovani su temi quali la mobilità, la casa, il lavoro" - dice Biondo. In particolare sul lavoro "noi vorremmo che Roma diventasse la capitale del lavoro per i giovani e che Roberto, il nostro sindaco, si facesse garante del fatto che chi svolge un'attività lavorativa sulla città di Roma abbia tutte le tutele e tutti i contratti in regola, oltreché un'equa retribuzione. Siamo, poi, per il rafforzamento della macchina amministrativa e delle partecipate con nuove energie e nuove competenze, anche giovani: qui c'è un tema di lavoro generazionale che andrà a incidere sulla capacità contributiva del sistema-Paese e che va rimessa immediatamente in moto". 
 

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