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Martedì, 16 Aprile 2024
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Giornata mondiale dell’ambiente: Roma festeggia tra alberi che crollano e proteste per le potature

Nella data in cui si celebra la giornata dell'ambiente, la città fa i conti con la difficile gestione degli alberi

Il 5 giugno si celebra la giornata mondiale degli alberi. Un appuntamento che il Campidoglio ha deciso di non perdere, ospitando a Roma i lavori della conferenza “Come le città Ospitiamo a Roma i lavori della Conferenza nazionale ‘Come le città possono vincere la sfida della neutralità climatica’, organizzata nell’ambito del Festival “Green&Blue Earth for All”.

“Ci prendiamo cura del nostro patrimonio verde con l'obiettivo di implementarlo e renderlo vera e propria infrastruttura cittadina, una rete di corridoi ecologici, parchi, ville, strade per contrastare l'aumento delle temperature e ridare respiro alla città” aveva dichiarato l’assessora all’ambiente, con un post pubblicato sulla propria pagina facebook, per augurare una “buona giornata mondiale dell’ambiente”. Nel frattempo, nella Capitale, è successo di tutto.

I pini potati in maniera selvaggia

Roma, una delle città italiane candidate ad azzerare le emissioni entro il 2030, fatica a gestire il proprio immenso patrimonio arboreo. Nella giornata si sono registrare le proteste dei cittadini di Saxa Rubra per il modo in cui, l’amministrazione, si sta prendendo cura dei pini. Sono gli stessi abitanti di Roma Nord che tre anni fa avevano finanziato la cura di 500 pini, attaccati dalla cocciniglia tartaruga, quando l’ amministrazione cittadina assisteva inerte all’invasione del parassita, perché mancava il via libera governativo e le linee guida regionali sul trattamento da eseguire. Quegli stessi cittadini oggi si lamentano perché il comune  “senza preavviso e senza alcun tipo di spiegazione si sta accanendo” sui pini che vengono “potati  nonostante il regolamento vieti di farlo in questo periodo”. E così facendo  “le chiome sono state distrutte”.

Dossier - I pini di Roma la vita non li spezza solo se interviene il Comune

Problema che è stato recentemente segnalato anche da altri comitati ed associazioni, su tutte Italia Nostra. E non sarà un caso, probabilmente, che la scorsa settimana il presidente dell’ordine dei dottori agronomi e forestali di Roma e provincia abbia lanciato un appello alle istituzioni ed ai comitati affinché collaborino, perché è divenuto “ormai necessario un confronto a 360 gradi sullo stato degli alberi e del verde a Roma”.

L'albero crollato a Spinaceto

Un’ora prima che la conferenza stampa in Campidoglio sulle “sfide climatiche ed ambientali” avesse inizio, si è anche sfiorata una tragedia. A Spinaceto, nel quadrante sud della Capitale, un pioppo è improvvisamente crollato schiantandosi sulla pensilina di un autobus. Ne ha fatto le spese una residente, trasportata in codice rosso al pronto soccorso Sant’Eugenio

Bene quindi l’aver dichiarato l’intenzione di mettere a dimora un milione di alberi, come annunciato dal sindaco Gualtieri, perché sicuramente faranno la loro parte contro i cambiamenti climatici. Ma siccome si tratta di semini o di piantine forestali di 20 centimetri, inizieranno ad essere importanti filtri allo smog respirato in città tra una ventina d’anni, quando saranno divenute degli alberi. Nel frattempo occorre prendersi cura dell’esistente. Magari stanziando più fondi di quelli previsti per evitare di abbattere alberi che possono essere curati o ancorati meglio.

Dossier - Troppi sindaci si sono dimenticati di piantare alberi

I pini di Corso Trieste

Al riguardo si registra anche la segnalazione del comitato “Salviamo i pini di corso Trieste” che ha recentemente chiesto conto al Campidoglio del progetto di ancoraggio e di sostituzione dei pini abbattuti “Ci è stato risposto che il costo dei lavori non è ritenuto più affrontabile dal Comune e che, ad oggi, non ci sono fondi da investire su Corso Trieste” hanno fatto sapere attraverso i propri canali social, proprio nel pomeriggio in cui si celebrava la giornata mondiale dell’ambiente. Dopotutto, mentre il comune non ha ancora provveduto a realizzare un vero e proprio catasto del verde, proprio nel quartiere Trieste c’è chi ha pensato di farlo, geolocalizzando gli alberi che sono stati tagliati, nel corso degli anni. Sono più di duemila. Tanti. Troppi per avere ancora troppa voglia di festeggiare. 
 

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