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Gioco d'azzardo, dal Campidoglio ai municipi M5S all'attacco: presentata una mozione

A illustrare il lavoro il consigliere Virginia Raggi: "Fenomeno preoccupante". Con lei anche il deputato Massimiliano Enrico Baroni: pronta una proposta di legge

Dai parlamentari ai consiglieri municipali passando per quelli comunali. Il Movimento cinque stelle scende in campo contro il gioco d'azzardo. “Lo chiamano gioco ma è un fenomeno allarmante che spesso diventa una vera e propria malattia” esordisce il consigliere capitolino Virginia Raggi. Al suo fianco il deputato Massimiliano Enrico Baroni che parla di “grande urgenza per il Paese”. Sul tavolo una mozione da sottoporre all'Aula Giulio Cesare, risoluzioni presentate in tutti e quindici i municipi della Capitale e infine una proposta di legge. 

I dati esposti dal consigliere Raggi sono “allarmanti”: “Secondo i dati che siamo riusciti a raccogliere il 52% delle persone tra i 15 e i 64 anni ha giocato almeno una volta. 17 milioni di persone lo hanno fatto quest'anno, 2 milioni sono a rischio mentre per 1 milione di persone è accertato che il gioco d'azzardo è diventata una patologia” spiega Raggi. Il deputato Baroni invece fornisce i numeri dell'affare: “Dal 2004 al 2012 si è verificata una curva iperbolica nel fatturato di questo settore che è volato dai 24 miliardi del primo anno agli oltre 88 del secondo” spiega il deputato denunciando come “su questo giro di soldi lo Stato guadagna solo 10% mentre dagli introiti dell'alimentari viene sottratto il 20%”.

La mozione presentata dal Movimento cinque stelle capitolino impegna il sindaco e gli assessori competenti a realizzare “una campagna di sensibilizzazione con la partecipazione delle associazioni che sono attive nel campo della cura e della prevenzione del gioco d'azzardo”. Una campagna che dovrebbe agire soprattutto negli “istituti scolastici e i Centri sociali anziani”. Inoltre si chiede di assicurare “ai malati di Gap (Gioco d'azzardo patologico, ndr) una prima assistenza nelle strutture di competenza del Comune di Roma”. Infine di “rafforzare l'azione della polizia locale” soprattutto per assicurarsi che non giochino i minori di 18 anni.

Anche la proposta di legge del M5S, che verrà presentata entro la prossima settimana e che è stata elaborata insieme alle associazioni che hanno dato il via alla campagna “Mettiamoci in gioco”, punterà ad aumentare il controllo dei sindaci sul tema nei diversi comuni che “potranno avere più autonomia nella decisione degli orari e dei luoghi in cui permettere queste attività”. Inoltre nella proposta di legge viene chiesto il “divieto di diffondere  pubblicità che inducono al gioco e l'obbligo di etichettatura dissuadente (per esempio: 'Il gioco dà dipendenza) sulle macchinette e sui gratta e vinci”. Infine il Movimento cinque stelle propone che “l'1% del ricavato sia destinato a un fondo per la cura della malattia e il 2% a uno per il reddito di cittadinanza”.

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