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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Giardinieri comunali "furbetti": timbravano cartellino e curavano il verde dei privati

Utilizzavano anche attrezzi e mezzi del comune per le attività in proprio, per dieci avviate le procedure di licenziamento. La sindaca Raggi: "Non c'è spazio per mele marce"

Timbravano il cartellino e invece di lavorare come giardinieri del Comune di Roma “arrotondavano” lo stipendio curando il verde di giardini privati. 

Non solo. I giardinieri comunali “furbetti” utilizzavano addirittura gli attrezzi e i mezzi di proprietà di Roma Capitale per svolgere le attività in proprio. Qualcuno poi è stato beccato anche a timbrare i badge dei colleghi assenti. 

Licenziati dieci giardinieri del Comune

Per questo per dieci dipendenti del Servizio Giardini sono partite le procedure di licenziamento. Un provvedimento che arriva dopo la sospensione dal servizio e le indagini relative ai reati di peculato, truffa e falsa attestazione. Anche la magistratura sta facendo il suo corso per quanto attiene il profilo penale.

La sindaca Raggi sui giardinieri furbetti: “Mele marce”

“Abbiamo licenziato queste mele marce” – ha tuonato la Sindaca di Roma, Virginia Raggi, parlando di “vera e propria truffa” ai danni dei cittadini. 

“Comportamenti vergognosi che danneggiano la maggioranza sana e onesta dei loro colleghi del Servizio Giardini e tutti i cittadini. Un episodio ancor più grave e ripugnante se consideriamo l’opera di rigenerazione della macchina amministrativa che stiamo portando avanti con l’assessore al Personale Antonio De Santis: abbiamo infatti assunto più giardinieri per Roma e rafforzato diritti e tutele per tutti i dipendenti, firmando con i sindacati due contratti decentrati in due anni. Licenziare definitivamente queste persone significa garantire dignità al lavoro e affermare un principio chiaro e ineludibile: a Roma – ha ribadito Raggi - non c’è spazio per i furbetti e per l’illegalità”. 

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