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Giachetti lascia il Parlamento: resterà consigliere comunale

Messo alle strette dalla commissione di garanzia nazionale del Partito Democratico, l'esponente dem ha scelto Roma

Roberto Giachetti ha deciso di lasciare la carica di parlamentare e di restare consigliere comunale. Lo ha fatto nel giorno in cui la Commissione di garanzia nazionale del Partito Democratico gli ha imposto un aut aut fissando al 31 dicembre 2018 il termine perentorio per scegliere " quale tra le due cariche elettive continuare a ricoprire".

E lo sfidante di Virginia Raggi alle elezioni del 2016 ha risposto all'ultimatum con un video su facebook. "Sono giunto al 27esimo giorno di sciopero della fame per ottenere che venga fissata la data del congresso e su questo sono concentrato. Premetto che quando ho accettato la richiesta di candidarmi a sindaco di Roma l'ho fatto superando molte perplessità, onorando una richiesta avanzata dal partito, in una condizione disperata. Sono arrivato al ballottaggio e ho ho raccolto 376.935 voti che ho l'obbligo di rappresentare. Durante la campagna elettorale ho preso l'impegno di non dimettermi, ancorchè fossi stato sconfitto, rimanendo a disposizione della città dai banchi dell'opposizione. E così ho fatto. L'ho fatto per amore di Roma". 

Giachetti quindi continua: "Oggi voglio solo ricordare che in quanto candidato sindaco, nel momento in cui da sconfitto entro in Consiglio comunale, rappresento tutte le forze politiche che hanno contribuito alla mia candidatura, anche quelle che non hanno avuto rappresentanti eletti. Come ad esempio la mia decisione di aiutare i Radicali nella raccolta firme per la messa a gara del trasporto pubblico- prosegue Giachetti- In secondo luogo perchè non sono abituato a disattendere gli impegni presi in campagna elettorale con chi mi ha dato fiducia. Terzo per via dello statuto che prevede delle deroghe, assegnatemi quando sono stato inserito nelle liste del Pd alle scorse elezioni politiche sia per scavallare lo scoglio dei tre mandati che avevo superato sia, essendo gia' allora consigliere comunale, per derogare alla incompatibilità. E' evidente che se sono stato candidato quella Direzione ha votato la deroga su entrambi i punti".

Quindi la conclusione: "A chi mi dice di scegliere tra il Pd e Roma, sappia, con tutto il dispiacere del mio cuore, che io scelgo Roma".

Giachetti smentisce di fatto la polemica sollevata dal capogruppo reggente del M5s Giuliano Pacetti: "A meno che Giachetti non ottenga una deroga ad hoc in extremis, entro la fine dell'anno dovrà scegliere su quale poltrona sedersi. Immaginiamo che sceglierà quella di parlamentare, visto che in Consiglio comunale la sua poltrona è sempre vuota. A prendere il suo posto in Assemblea capitolina dovrebbe essere Anna Paola Concia, renziana, ex deputata ed ex assessore di Firenze, neo-silurata dal sindaco Nardella. Su Bobo, lascia il posto a chi non lo ha più. Ma non sarà per questo che ti fanno dimettere?". 

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