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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Ghetto / Via Catalana

Ghetto, cresce l'allarme terrorismo: "Divieto di sosta e transito per le auto"

A disporre il divieto il questore Niccolò D'Angelo. Campidoglio e Comunità ebraica ne discutevano da tempo. Critiche da parte dei residenti

L'allarme terrorismo accellera uno dei progetti di pedonalizzazione del Campidoglio. Parliamo del Ghetto che da ieri è di fatto isola pedonale per quel che riguarda le sue vie principali. Ad imporlo il Questore di Roma Niccolò D'Angelo che "per motivi di ordine e sicurezza pubblica, a seguito degli atti terroristici avvenuti nei giorni scorsi a Parigi e alle numerose minacce apparse nei siti internet anche contro appartenenti alla religione ebraica, si richiede, con effetto immediato che, nell'area del Tempio Maggiore, in via del Tempio e in via Catalana, venga istituito il divieto di sosta con rimozione per tutti i tipi di veicoli, nonché il divieto di transito per i veicoli con esclusione dei residenti e di chi svolge attività lavorative".

Un atto d'impero che di fatto pone fino alle discussioni tra Comunità ebraica e Campidoglio, da mesi impegnati in una discussione sul progetto che prevedeva la pedonalizzazione del Portico d'Ottavia.

A seguito dell'ordine il Comune, proprietario della strada, ha mandato i vigili a impedirne l'accesso. Una misura, la presenza dei vigili, che anticipa la segnaletica.  Di fatto già ieri i residenti hanno tolto le proprie auto dalla zona che appariva libera dalla solita distesa di lamiere che la caraterizza.

Da mesi si discuteva del progetto che ora diventa realtà sotto la spinta della minaccia terroristica. Un esperimento imposto che però nella volontà del Comune dovrà diventare qualcosa di permanente. Gli assessori alla mobilità Improta, quello ai lavori Pubblici Pucci e al Commercio Leonori, confermano l'idea che però non piace ai residenti.

Ieri, in un comunicato, l'associazione residenti Campo Marzio ha smontato il progetto del Campidoglio. "Come abbiamo ricordato a più riprese ai rappresentanti del Comune, il fallimento del progetto Tridente, che incontestabilmente è sotto gli occhi di tutti ormai, va ben al di là della singola zona di centro storico, essendo invece la dimostrazione che l’amministrazione non ha le capacità né i mezzi per interventi tanto invasivi. Invariabilmente anche per l’ipotetica pedonalizzazione del Portico d’Ottavia prevediamo sosta selvaggia di motocicli e autoveicoli, con questi ultimi che si faranno scudo dei permessi disabili (del tutto intoccabili per i vigili romani, come loro stessi hanno sempre ricordato), e un’invasione incontrollata di tavolini abusivi dalle forme e colori più beceri, senza possibilità di far rispettare regole che assicurino decoro e sicurezza. Si direbbe che l’amministrazione ne stia procedendo con le pedonalizzazioni così come con la raccolta differenziata: allargamento a sempre più parti della città ma senza che le cose funzionino veramente da nessuna parte. Noi avevamo interpretato l’intervento nel Tridente come la decisione finalmente di riprendere il controllo del centro storico, ed a seguire dell’intera città, a cominciare dall’area considerata più delicata ed in vista. Dobbiamo invece constatare che si è trattato solo di una scusa per spendere oltre 1,5 milioni di euro per rifare via del Babuino a piacimento del locale commercio, laddove il centro storico è pieno di strade dove il semplice transito pedonale è reso pericoloso dal dissesto stradale. In tutto ciò l’amministrazione ne ha interrotto ogni rapporto con le associazioni che si erano disposte a collaborare per la riuscita dell’intervento, a ulteriore dimostrazione di infischiarsene del risultato finale. Prima il Tridente, poi il Portico d’Ottavia. Dove il prossimo fallimento?".

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