Genitori separati, il Comune rafforza il sistema d'accoglienza: bando per 15 alloggi
10 posti in autonomia e 5 in co-housing per un totale di 20 ospiti
Si rafforza il sistema di accoglienza genitori separati in difficoltà. Con una novità: il servizio non è destinato solo ai padri ma verrà esteso anche alle madri. Un aiuto "alla parte economicamente più fragile affinché possa continuare a svolgere con dignità e responsabilità il proprio ruolo". Lo annuncia con una nota l'assessorato alle Politiche Sociali di Laura Baldassarre che lo scorso 21 dicembre ha avviato una procedura aperta per l'affidamento e gestione del Servizio di Assistenza e Sostegno Socio-alloggiativo temporaneo, i Sassat nei quali dovrebbero confluire anche gli abitanti dei residence, per genitori separati.
Il Campidoglio è alla ricerca di 15 piccoli alloggi, 10 in autonomia e 5 in co-housing, per un massimo 20 ospiti, dislocati in differenti territori cittadini. Importo complessivo a base d'asta: 292.000,00 euro totali oltre iva per l'annualità 2018/2019. Il termine per il ricevimento delle offerte scade alle 12 del 28 febbraio 2018. "Il progetto" si legge in una nota "è rivolto all’accompagnamento e alla tutela della genitorialità in favore del genitore separato in condizioni di povertà socio-economica, abitativa e relazionale con l’obiettivo di garantire il diritto del figlio ad incontrare entrambi i genitori"
"La separazione e il divorzio in molti casi determinano perdite a più livelli che impattano sul contesto familiare-relazionale, ma anche in termini economici e sociali. Emerge così una condizione improvvisa di nuova povertà che necessita di percorsi di supporto appositi e peculiari. Per questo abbiamo configurato un servizio che non si limiti ad assicurare accoglienza, ma che consente di gettare le basi per indirizzare queste persone verso la conquista di una nuova autonomia" spiega l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre.
"Mettiamo al centro le persone, fornendo loro tutti gli strumenti per costruirsi una nuova vita e per tornare indipendenti" aggiunge l'assessora. "Ognuno vedrà valorizzata la propria soggettività, tramite percorsi individuali di accoglienza con attività in grado di garantire la consulenza legale e l’orientamento al lavoro. Sono sempre più numerose le persone che, a causa della separazione, si trovano costrette addirittura a vivere in automobile e non possono contare su luoghi dignitosi dove incontrare i figli. Sostenere le nuove povertà significa anche pensare a tutto ciò, perché un padre e una madre separati possano continuare a occuparsi dignitosamente dei propri figli".