I gatti di ‘Azalea’ a rischio: una raccolta firme per salvarli
Una lettera rivolta al Comune per chiedere il sostegno necessario. Per Europa Verde “E’ una situazione drammatica”
Fondi fermi da febbraio e animali alla fame. È questa l’estrema sintesi di quanto sta avvenendo da mesi nei gattili e nei canili in convenzione con Roma Capitale. Già perché senza il sostentamento economico istituzionale, sono i volontari con le loro forze a provvedere al mantenimento degli animali. È stata avviata anche una raccolta firme che ha raggiunto in poco tempo quasi 2000 sottoscrizioni.
Nei giorni scorsi, Associazione Popolare Ecologista ha denunciato lo stato delle cose, snocciolando i crediti che le associazioni che gestiscono le strutture in convenzione hanno nei confronti del Comune: “Il gattile Azalea vanta un credito nei confronti del Comune per circa 75 mila euro, la Casetta dei gatti 45 mila, l'Associazione Mente Naturale 41 mila e l’associazione P.A.N.D.A. oltre 75 mila – aggiungendo - È inaccettabile che il Campidoglio scarichi sui volontari il costo di gestione di esseri di proprietà del sindaco Raggi”. Dal gruppo Fratelli d’Italia anche un’interrogazione urgente alla sindaca presentata da Francesco Figliomeni che ha annunciato richieste di incontro affinché si trovi una soluzione.
Intanto, la petizione promossa da Fabio Saccani, che in pochi giorni ha raggiunto quasi duemila firme, è rivolta alle autorità del Comune a cui chiede di assolvere agli impegni e pagare le rette per salvare i cento gatti ospiti del gattile ‘Azalea’. “circa cento mici ci sono stati affidati da Roma Capitale con una Convenzione in vigore dal 2011. Sono in gran parte animali che provengono dal Pronto soccorso del canile Muratella. Gatti vecchi, malati, neurologici, ciechi, zoppi, tranne i pochi che ci arrivano sani e ai quali spesso riusciamo a trovare un’adozione” ha spiegato. “Fino a ora, con immani sacrifici, fisici ed economici, siamo riusciti ad accudire questi mici senza far mancare loro pappa umida e croccantini, le necessarie cure mediche compresi ricoveri, interventi chirurgici, analisi anche molto particolari, tra cui risonanze magnetiche, Tac, ecografie. Ci siamo sempre affidati alle migliori cliniche e ambulatori veterinari, utilizzando personale - regolarmente assunto - in grado di gestire i gatti neurologici o comunque difficili e diffidenti” ha concluso.
Ai gattili anche il sostegno di Europa Verde: “Chiediamo alla Raggi di intervenire nei fatti, e non solo a parole, come purtroppo ha fatto sino ad ora. Non è più rinviabile una precisa direttiva di Giunta che imponga al Responsabile dell’Ufficio benessere degli animali di rinnovare il contratto di convenzione, fermo da ottobre 2020 – hanno sottolineato Nando Bonessio, co-portavoce di Europa Verde Lazio, Guglielmo Calcerano, co-portavoce di Europa Verde Roma e la consigliera dei Verdi-Ev Simona Ficcardi - Dopo oltre 5 anni di governo la vena ‘animalista’ della Raggi e del M5S si è spenta denunciando palesemente quanto fosse effimera, ma i cittadini romani ne sapranno tenere conto”.