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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Grillini contro grillini, municipi bocciano la proposta del Campidoglio: "Garante per l'infanzia? Inutile, al massimo a titolo gratuito" 

Pareri contrari in aula da V e XIII municipio. Forti dubbi anche in VI. La proposta arriva dall'assessore al Sociale Laura Baldassarre

Grillini contro grillini. Due municipi a trazione M5s hanno bocciato la proposta arrivata dal Campidoglio per l’istituzione di un Garante per i diritti dell’infanzia e dell'adolescenza. Altri devono ancora discuterne in aula, ma hanno già manifestato malumori. L'idea di nominare una figura specifica sul tema è contenuta in una bozza di delibera dell'assessora al Sociale Laura Baldassarre, ma ai parlamentini non sta piacendo proprio. 

Ieri il voto in Consiglio nel XIII municipio, che insieme al V ha espresso parere negativo.  In VI, alle Torri, il testo dovrebbe andare al voto oggi, e l'intenzione, anche qui, è di rispedirlo al mittente. All'Aurelio la maggioranza si è spaccata, con la presidente della commissione Scuola Arianna Ugolini contrarissima alla proposta. Il suo no si è sommato a quello di Davide Federici, Augusto Ligi e Antonio Guzzi. "È positivo notare finalmente che, anche nel M5S, esistono consiglieri che antepongono la razionalità agli stupidi diktat di partito, era ora!" esulta il capogruppo meloniano Marco Giovagnorio. Perché anche Fratelli d'Italia e il Partito democratico hanno votato no alla proposta, creando un asse tutto inedito con i pentastellati che ha consentito la bocciatura del testo. 

I punti contestati? Premettendo che i compiti destinati al Garante sarebbero di promozione e sostegno di iniziative volte alla tutela dei diritti dei minori, sarebbe un duplicato, inutile, di mansioni già svolte nei parlamentini nell'ambito dell'assistenza sociale, uno dei pochi settori in cui l'ente municipale ha voce in capitolo. Tuttalpiù, è il pensiero unanime o quasi dei pentastellati, potrebbe (e dovrebbe) farlo a titolo gratuito, e invece il regolamento prevede un'indennità di funzione, e una nomina fatta direttamente dalla sindaca, senza bando. E ancora l'ufficio di scopo, previsto nella delibera, con due funzionari comunali distaccati, andrebbe a sottrarre risorse umane al comparto scuola, già al collasso nei municipi e nel dipartimento. Il Campidoglio è invitato a un passo indietro. 

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