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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Multiservizi, lavoratori occupano l'Aula ma il M5s tira dritto: "Avanti con gara a doppio oggetto"

Proteste in Consiglio comunale. Ma la strada tracciata resta quella della gara a doppio oggetto

Un ordine del giorno votato a maggioranza ribadisce la volontà del M5s: andare avanti con la gara a doppio oggetto tramite procedura negoziata. Niente internalizzazione per i 3mila lavoratori della Roma Multiservizi, la società partecipata al 51% da Ama che ha in capo una lunga lista di servizi fondamentali per il territorio: dal trasporto disabili alla pulizia dei nidi, al verde pubblico, alle derattizzazioni. Oggi il Consiglio straordinario richiesto dalle opposizioni, che ha visto tra le proteste andate avanti per l'intera seduta, l'occupazione finale dell'aula con i dipendenti seduti a terra nell'area delimitata da vetri di sicurezza. 

E' Raggi il convitato di pietra che i dipendenti della controllata di Roma Capitale vorrebbero incontrare. "Quando era all'opposizione ci aveva promesso l'internalizzazione. Hanno detto solo bugie" ripetono come un mantra sia in piazza del Campidoglio, dove a decine protestano con pettorine gialle e bandiere dei sindacati (Filcams Cgil, UilTrasporti, Fist Cisl, Usi) sia quelli che sono riusciti a entrare in aula tra il pubblico. Non la vogliono la gara a doppio oggetto per l'affidamento dei servizi (da anni si va avanti a proroghe, l'ultima scadrà il 31 luglio), quella deliberata nel 2017 e di nuovo nel 2018 dopo una prima bocciatura dell'Antitrust, che punta alla costituzione di una società mista pubblico-privata.

"Siamo basiti dalle dichiarazioni dell'amministrazione, in questa gara c'è un fallimento politico dimostrato dal fatto che altre società non hanno partecipato e ora si va all'affidamento diretto. I posti di lavoro sono a rischio perchè non c'è nessuna clausola sociale" ha detto il segretario della Filcams Cgil di Roma e Lazio, Luca Battistini, intervenuto in aula.

Come ricordato poi dal segretario nazionale dell'Usi, Paolo Martelli, "avevamo spiegato che quella a doppio oggetto era una gara impossibile e senza soluzione sul mercato nè per quanto riguarda la parte normativa, ma nessuno, né Lanzalone, nè Giampaoletti ci ha voluto ascoltare, e invece avevamo ragione. È vergognoso che qua dentro si provi di nuovo una soluzione transitoria, l'affidamento con procedura negoziata: ma non era stata votata una delibera che stabiliva ci dovesse essere una gara? Invece, ci dice Giampaoletti, ci sono 15 ditte pronte ad avere questo affidamento per che cosa? Inoltre non c'è alcuna clausola di salvaguardia per i lavoratori, una vergogna che abbiamo portato in quest'aula". 

Sulla stessa linea Alessandro Bonfigli della UilTrasporti, "ancora una volta da anni si parla e si discute di Roma Multiservizi: per scelta politica avete escluso l'azienda dall'internalizzazione e l'avete privata della sua utilità pubblica e della sua pubblica utilità, togliendo lavoro e lavoratori: parliamo di 3.300 persone. Non potete farlo, è contro la Costituzione italiana e gli accordi sindacali che avete firmato. Venendo qui ve lo ha detto anche il Santo Padre: dovete tutelare il lavoro".

Ma i grillini tirano dritto. Lo ha detto l'assessore al Bilancio e alle Partecipate Gianni Lemmetti, che ha preso la parola dopo un'accesa lite con il consigliere di Sinistra per Roma Stefano Fassina. "La scelta dell'amministrazione di indire una gara a doppio oggetto è stata fatta prima che io prendessi le deleghe, quindi non faccio altro che confermare questa scelta". E a fine seduta, a confermare la linea scelta, l'odg a prima firma del consigliere Roberto Di Palma, in cui si prende atto che "manca un mese e mezzo per arrivare a definire la gara a doppio oggetto e sarebbe irresponsabile non andare avanti con la procedura negoziata: riteniamo che sia l'unico percorso possibile". 

Sul piede di guerra le forze di opposizione. "E' evidente che le condizioni del lavoro non possono essere garantite in modo adeguato tramite gare" tuona il consigliere di Sinistra x Roma Stefano Fassina. "Siamo di fronte a un quadro drammatico, che interessa migliaia di lavoratori e i servizi fondamentali per la città. E non avete nemmeno voluto inserire una formula più stringente sulla clausola sociale". Su tutte le furie anche Svetlana Celli, capogruppo della lista civica Roma torna Roma: "Mentre la sindaca diserta ancora una volta l'aula, la maggioranza nel consiglio straordinario sulla Roma Multiservizi oggi è venuta a raccontare che la gara a doppio oggetto non è fallita. Peccato che l'amministrazione sia costretta a una procedura negoziata, che è la prova del fallimento". 

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