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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Pdl, Gabbiani all'attacco: "Fiorito non è mai stato espulso"

Marco Marsilio, rampelliano di ferro, all'attacco di Biava e Fontana: "Non conoscono il regolamento. Fiorito deve essere espulso dai probiviri"

"Franco Fiorito non è stato espulso". I Gabbiani, corrente del Pdl romano guidata da Fabio Rampelli, continuano nella loro battaglia contro la mancata espulsione dell'ex capogruppo alla Regione Lazio, protagonista dello scandalo che ha portato alle dimissioni di Renata Polverini. Una battaglia che, di fatto, sta acuendo una spaccatura che negli ultimi tempi pareva sanata, ovvero quella tra gli stessi Gabbiani e i capitani coraggiosi di Augello più vicini al sindaco Alemanno.

MELONI - Ad aprire il fronte era stata qualche giorno fa Giorgia Meloni, espressione della corrente rampelliana, che aveva dichiarato sulla questione morale: "Troppo spesso su questi temi abbiamo dato segnali non proprio chiari, non ultimo il fatto che Fiorito rimane formalmente ancora iscritto al Pdl, nonostante si fosse detto che immediatamente sarebbe stato cacciato dal partito e Alfano lo ribadisca. Di fatto, formalmente, non si sono mai riuniti gli organi che lo devono espellere. Servono segnali chiari".

LA RISPOSTA - A rispondere alla Meloni sono stati Gregorio Fontana e Francesco Biava, rispettivamente responsabile e vice responsabile nazionale del Tesseramento del Popolo della Libertà: "In merito alle reiterate affermazioni attribuite da alcune agenzie all'on. Giorgia Meloni riguardo all'appartenenza, ai tempi e alle modalità di espulsione dal Popolo della Libertà del signor Franco Fiorito, si ribadisce quanto già più volte affermato, ovvero che il signor Fiorito è fuori dal Popolo della Libertà dal 14 settembre a seguito di un provvedimento prima di sospensione e successivamente di espulsione preso dal segretario politico Angelino Alfano. Il suo nominativo - viene aggiunto - è stato pertanto depennato dall'elenco degli iscritti del PDL e nella stessa data il signor Franco Fiorito ha di conseguenza cessato di ricoprire qualunque incarico nel Popolo della Libertà".

MARCO MARSILIO - A sburgiardare Biava e Fontana è un altro gabbiano, Marco Marsilio: "I responsabili del settore adesioni del PdL, Fontana e Biava, si affannano a spiegare, prima ai giornalisti e da ultimo a Giorgia Meloni, che Fiorito sarebbe stato espulso dal 14 settembre scorso, a seguito di una lettera firmata dal segretario Alfano. Sorprende che due autorevoli dirigenti del partito sembrino non conoscerne lo Statuto. La perdita della qualità di aderente viene prevista dall'art. 6 'per espulsione a seguito di provvedimento disciplinarè, provvedimento che va attivato di fronte al Collegio nazionale o regionale dei Probiviri, secondo una procedura nel rispetto delle regole del contraddittorio (art. 42-46), e il provvedimento di espulsione 'è sempre reso di pubblico dominiò, cosa che sta avvenendo solo di recente e sotto la pressione mediatica. Nessuno ha convocato né il Collegio regionale né quello nazionale, e l'espulsione attraverso una lettera delsegretario nazionale è antistatutaria".

"In queste condizioni - ha aggiunto Marsilio - , Fiorito potrebbe fare ricorso e persino vincerlo in tutte le sedi di giudizio. Non si capisce per quale ragione non si sia mai attivato il procedimento disciplinare, almeno fino a quando Fiorito era a piede libero e poteva rispondere al contraddittorio. Una sua espulsione plateale ed esemplare è indispensabile per tutelare l'immagine del PdL e dei suoi militanti onesti".

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