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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica

Rifiuti, il flop ignorato da Raggi: così il sistema "rivoluzionario" si è arreso ai furbetti della differenziata

Le indagini dei carabinieri e della Procura di Roma hanno fatto emergere una finta raccolta per le utenze non domestiche. La bufera investe il bando all'epoca esaltato dal Comune e da Ama, rivelatosi poi nei fatti un fallimento. Ed oggi Raggi tace

Era stato presentato come il punto di partenza per “la rivoluzione della raccolta dei rifiuti per i commercianti”. Invece il bando per le utenze non domestiche voluto ed elogiato dalla sindaca Virginia Raggi, dall’allora assessora ai rifiuti Pinuccia Montanari e dalla dirigenza di Ama che sarebbe stata sostituita per l’ennesima volta da lì a cinque mesi, si è mostrato sin da subito disastroso. L’annuncio del nuovo modello nel settembre del 2018: mappatura delle utenze, aumento della copertura del 315 per cento con l’obiettivo di sottrarre 200mila tonnellate di rifiuti all'indifferenziato. La spinta dalla tecnologia con i bidoncini dotati di microchip. Un bando da 131 milioni di euro aggiudicato, da 18 a 36 mesi a seconda dei lotti di competenza, a quattro operatori (Sangalli, Avr, Sarim, e Multiservizi) per ritirare, conferire e trattare i rifiuti di bar, ristoranti e negozi di Roma

Rifiuti, nuovo porta e porta per i negozi: bidoncini con microchip e premi per i virtuosi

Utenze non domestiche: da "rivoluzione" a flop

Avrebbe dovuto rappresentare un traino anche per la raccolta differenziata. Raggi all’epoca la voleva al 70% entro il 2021 (oggi è al 46% ndr.) Il sistema presentato sulla carta come eccellente nella pratica però si è rivelato un flop. Nato male con una serie di errori sul capitolato di gara che hanno inficiato l'organizzazione generale del servizio: dai bidoncini troppo grandi per raccoglierli dentro i locali, alle buste di dimensioni non adeguate ai contenitori, giri insufficienti e non proprio puntuali rispetto al calendario fissato. Così le utenze sono rimaste scoperte: bar e ristoranti sommersi dai rifiuti, negozi con le vetrine coperte da cumuli di cartoni e imballaggi. Tantissime le segnalazioni degli esercenti esasperati dal disservizio nonostante il conto salato in bolletta. Vessati anche dalle multe dal sapore della "beffa"

I "furbetti" della differenziata: così i dirigenti aggiravano il sistema

Un sistema messo in crisi anche dai “furbetti” della differenziata. A scovarli un’inchiesta de Le Iene, a ignorarli la Raggi. La sindaca, sempre molto attenta ad ammonire “zozzoni”, giardinieri infedeli e poi licenziati, furbetti dei buoni pasto, è rimasta silente davanti a quanto emerso poi anche dalle indagini dei carabinieri e della Procura di Roma. Secondo gli inquirenti tra il 2018 e il 2019 a non svolgere il proprio dovere nella raccolta dei rifiuti non sono stati netturbini sfaticati. Ad aggirare il sistema due dirigenti della Roma Multiservizi Spa, azienda capogruppo del raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario dell'appalto, e proprio un dirigente di Ama che non avrebbe vigilato a dovere sul disservizio.

In sostanza il mandato era quello di confermare tramite il badge con microchip l'avvenuta raccolta dei rifiuti degli esercizi commerciali lasciando però i sacchi dell'immondizia sui marciapiedi o davanti i negozi chiusi. Per loro sono scattate le "misure cautelari personali interdittive". Uno dei due indagati della Multiservizi, la consigliera, ha rassegnato le dimissioni, mentre al funzionario sono state ritirate le deleghe. 

Raggi tace davanti al flop del sistema: dal "vanto" alle indagini sulla falsa raccolta

Una bufera sul modello di raccolta delle utenze non domestiche targato M5s, vantato da Raggi e dai dirigenti Ama nonostante le difficoltà palesi già al nastro di partenza. Denunce ignorate, così come i filmati portati alla sindaca dalla Iena, Filippo Roma, che si era presentato dalla prima cittadina con tanto di emblematico sacco della spazzatura. “Questa è una truffa” - aveva commentato Raggi ascoltando il racconto del giornalista, promettendogli un appuntamento “per approfondire” materiale alla mano “e agire di conseguenza”. Incontro mai avvenuto. Così il Campidoglio, "tradito" ma assente, ha deciso di chiudere gli occhi davanti alle segnalazioni, alle attività sommerse dalla loro stessa immondizia per colpa dei “furbetti” e di un sistema descritto come “rivoluzionario” ma che ha affossato raccolta, imprese e lavoratori. Una parte della città. 

La spregiudicata narrazione di Virginia Raggi sull'emergenza rifiuti


 

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