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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Atac, è bufera sulla nomina di Giampaoletti: pronti tre esposti all'Anticorruzione

Da Lega, FdI e Italia Viva pronti esposti all'Anac. FdI: "Solleva più di qualche dubbio se pensiamo a quanto stabilito dalla legge Severino"

Tre esposti all'Anticorruzione annunciati dalla forze di centrodestra e Italia Viva e una bufera di polemiche che non accenna a placarsi. La nomina di Franco Giampaoletti alla direzione generale di Atac ha scatenato le opposizioni. Si grida allo scandalo per un conflitto di interessi che a tanti sembra palese, dal momento che Giampaoletti, molto vicino a Virginia Raggi, ha ricoperto anche il ruolo, ora vacante, di dg in Campidoglio. 

Il suo compito sarebbe scaduto con il termine della consiliatura grillina, quindi tra pochi mesi. Con la nuova nomina invece firmerà un contratto di tre anni nell'azienda del trasporto pubblico locale, a fianco dell'amministratore unico Giovanni Mottura. Insomma, da una parte a far storcere il naso, al di là della legittimità giuridica da verificare, è il fatto che proprio il controllante (dirigente capitolino chiamato a monitorare lo stato delle partecipate) sia stato assunto dal controllato (azienda Atac). Dall'altra, per molti, vi sarebbe una questione di opportunità politica: la sindaca che piazzando uno suo fedelissimo in un ruolo pubblico di rilievo gli assicura una poltrona oltre la scadenza del suo mandato. 

"Nomina viola la legge Severino"

"Solleva più di qualche dubbio se pensiamo a quanto stabilito dalla legge Severino" tuonano il capogruppo in Comune di Fratelli d'Italia Andrea De Priamo e il capogruppo in Regione Fabrizio Ghera. Pronti a portare il caso all'Anac oltre che a presentare un'interrogazione in aula Giulio Cesare diretta alla sindaca Raggi. Di esposto all'Anticorruzione parla anche Matteo Salvini, leader della Lega: "A Roma e in Italia ci sono sicuramente professionisti più validi. Raggi sa che farà le valigie e cerca di accontentare chi le sta vicino a spese dei romani". 

Un terzo esposto sempre all'Autorità anticorruzione arriva anche dal deputato di Italia Viva Michele Anzaldi: "Il vigilante che si fa assumere dal vigilato con tanto di aumento di stipendio che arriva a 200mila euro annui più i premi". 

"Scelto solo per fedeltà politica"

Anche dal Partito democratico i consiglieri alzano il polverone. "Verificheremo la correttezza giuridica di questa nomina. Intanto appare evidente che la nomina di Giampaoletti non risponde ai criteri di accertata professionalità nel settore dei trasporti e di compatibilità con le strutture aziendali" dichiara in una nota il gruppo Pd. La nomina di Giampaoletti "non arriva per i risultati ottenuti con il lavoro sulle partecipate di Roma visto il disastro che stanno vivendo Ama, Multiservizi, Farmacap, Roma metropolitane ed Atac. Il Dg di un'azienda come Atac dovrebbe essere scelto per consolidata professionalità di settore non per una cieca fedeltà politica".  

La nomina di Giampaoletti

Ad annunciare la scelta e nomina di Giampaoletti, lo ricordiamo, è stata la stessa Atac nella serata di sabato. Il comunicato stampa è arrivato la sera tardi, intorno alle 20, quando i quotidiani cartacei stavano per chiudere e andare in stampa con l'edizione della domenica. "Con la scelta del dottor Franco Giampaoletti si è conclusa la selezione pubblica per il nuovo Direttore Generale di Atac" si legge nel comunicato stampa diffuso dall'azienda. "La decisione è arrivata al termine di un lungo processo avviato qualche mese fa, che ha avuto varie fasi e coinvolto esperti e professionisti esterni. Così, in modo autonomo e trasparente, è stato scelto il candidato selezionato fra i 35 che avevano presentato i loro curricola. Il nuovo DG prenderà servizio all'esito di tutti i necessari controlli esperiti dalle competenti strutture aziendali".

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