rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Offese a Napolitano, Storace a processo: "Il 21 ottobre rischio il carcere"

Lo ha scritto l'ex governatore su Facebook. La vicenda risale al 2007. Il governatore Zingaretti ha commentato: "Conoscendolo c'era la volontà di una critica politica e non certo di una offesa all'autorità"

“Fra un mese esatto, il 21 ottobre, rischio di andare il carcere”. Lo ha scritto su Facebook l'ex presidente della Regione Lazio e capogruppo de La Destra alla Pisana Francesco Storace. Il motivo? “Offese al prestigio e all'onore del capo dello Stato, pena prevista da uno a cinque anni di reclusione” continua Storace. Vilipendio al Presidente della Repubblica. La vicenda risale al 2007. Da Storace, all'epoca parlamentare di Alleanza Nazionale, arrivò prima un attacco a Rita Levi Montalcini, senatrice a vita, definita 'stampella' a sostegno del governo Prodi, poi al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che aveva criticato il comportamento dell'ex governatore definendolo "indegno". La stessa accusa poi rigirata al mittente da Storace. L'allora ministro della giustizia Clemente Mastella chiese così di aprire un procedimento penale a suo carico. Diversi i commenti a sostegno di Storace. Tra questi anche l'attuale presidente del Lazio Nicola Zingaretti che a margine della presentazione del Roma web fest ha dichiarato: “Nelle sue intenzioni c'era la volontà di una critica politica e non certo di una offesa nei confronti di una autorità”.

IL POST SU FACEBOOK - Ha scritto Storace su Facebook: “Se la pena è superiore ai due anni, grazie alla legge Severino, mi dicono alcuni esperti di diritto, ma non ho approfondito, potrebbe scattare la decadenza in regione e l'incandidabilità”. Poi l'attacco: “Orlando, il ministro di oggi, respinge le richieste sullo stesso argomento e per espressioni di ben più colorita gravità, diciamo”. Per Storace c'è troppo silenzio sulla vicenda: “Tutto tace, tranne pochissimi”. Conclude: “Spero nell'assoluzione. Ma se il giudice mi condanna, non voglio benefici di legge e mi presento al carcere. Se in questo paese si può andare in galera per una parola di contestazione a Napolitano, se ne devono accorgere tutti”.

LA POLEMICA POLITICA - Diverse le posizioni solidali a destra. “Nessuna opinione politica sia punita penalmente o con decadenza da ruoli elettivi. Napolitano difenda libertà e chiuda il caso Storace" ha scritto su Twitter il presidente di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale, Giorgia Meloni. “E' iniziato il countdown che separa Francesco Storace dalla galera per il reato di vilipendio. Una cosa talmente assurda in un Paese democratico, anacronistica, illogica” il commento di Saverio Romano, parlamentare di Forza Italia. “Il processo per il reato di vilipendio è un fatto anacronistico, che non condivido e che ristringe significativamente il diritto di opposizione” ha scritto il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.

ZINGARETTI - Verso Storace mani tese anche nel centrosinistra. A parlare è il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che intervistato a margine di una conferenza stampa ha affermato: "Ovviamente non è mio compito, non voglio e non posso esprimere sentenze. La mia fiducia nella magistratura è totale. Un giudizio politico però posso darlo e mi sembra che conoscendo il presidente Storace, è evidente che nelle sue intenzioni c'era la volontà di una critica politica e non certo di una offesa nei confronti di una autorità come quella del capo dello Stato. E questo è scritto non solo nelle frasi, ma anche in un atteggiamento che, se anche talvolta è molto polemico, è sempre stato di rispetto nei confronti delle istituzioni”. E di “critica politica” parla anche il senatore del Pd Bruno Astorre: “Non c'era alcuna intenzione di offendere il Capo dello Stato. Sono sicuro che anche la magistratura, nella quale la mia fiducia è completa, saprà valutare il valore politico e non offensivo della polemica".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Offese a Napolitano, Storace a processo: "Il 21 ottobre rischio il carcere"

RomaToday è in caricamento