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Una cabina di regia per il Giubileo, spunta Rutelli: "Ma da volontario"

Quindici anni dopo, e un'era politica avanti, il nome dell'ex sindaco di Roma torna ad essere affiancato a quello del giubileo. Niente di ufficiale, per ora si tratta solo di rumors. Ma lui frena: "Non voglio incarichi pubblici"

A volte ritornano. Quindici anni dopo, e un'era politica avanti, il nome dell'ex sindaco di Roma Francesco Rutelli torna ad essere affiancato a quello del giubileo. Fu il 'suo', l'ultimo, quello del 2000 di papa Giovanni Paolo II. Un'altra epoca. Quel giubileo era atteso da 25 anni e Roma aveva avuto tutto il tempo di prepararsi, con anesse grandi opere e baraccone organizzativo da 'grande evento'. Oggi la Capitale ha pochi mesi, "serve più cervello che soldi" si è già affrettato a dire il sindaco Marino. Comune, Regione ma soprattutto Governo dovranno lavorare insieme. E allora, perché non pensare a una cabina di regia? E perché non affidarla proprio all'ex sindaco Francesco Rutelli? La notizia è solo un'ipotesi che rimbalza da qualche ora sulla stampa e tra le righe delle dichiarazioni politiche. ma è diventata l'occasione per l'ex primo cittadino capitolino di legare all'Anno Santo della Misericordia il suo volto e, inevitabilmente, la Roma di inizio 2000. Rutelli, che nel 2000 era anche commissario straordinario dell'evento, intervistato dalle telecamere di Rainews24 ha però frenato in merito alla possibilità di ricoprire l'incarico di commissario straordinario: "Non so se sia un'ipotesi. So che io non sono disponibile per farlo perché non ho incarichi pubblici e non voglio averli. Sono pronto a dare una mano come volontario al servizio della mia città".

L'IPOTESI RUTELLI - A rafforzare l'ipotesi 'Rutelli' le dichiarazioni rilasciate dai deputati del Partito democratico Michele Anzaldi e Lorenza Bonaccorsi, presidente del Pd Lazio, entrambi renziani e considerati vicini a Rutelli: "La decisione annunciata dal Santo Padre di tenere il Giubileo straordinario a partire dall'8 dicembre 2015 è una bellissima notizia, che riempie di orgoglio e di gioia i romani e tutti gli italiani. Roma, però, nelle condizioni attuali non è pronta" hanno dichiarato bloccando sul nascere l'entusiasmo del primo cittadino capitolino che a una manciata di ore dall'annuncio dell'imminente Anno Santo si era affrettato a dichiarare: "Roma è pronta". Ecco quindi la soluzione di Bonaccorsi e Andalzi: "Serve subito una cabina di regia con il Governo, la Regione Lazio, il Comune di Roma, le forze dell'ordine, il terzo settore, il sistema di protezione civile. Gestire milioni di pellegrini, che non sono turisti, in una città non organizzata puo' rappresentare un pericolo anche grave per chi arriverà a Roma e può creare disagi insostenibili per i romani. Il Giubileo dura un anno e non è certamente paragonabile a singole giornate, anche impegnative, che la città si è trovata a gestire di recente".

CAMPIDOGLIO - Intanto si continua a lavorare. A tenere ben saldo il timone della macchina organizzativa è il sindaco Ignazio Marino che ha già iniziato a tessere i rapporti con Palazzo Chigi, il Vaticano e la Regione Lazio e ha già convocato in Campidoglio gli assessori competenti sui punti da affrontare per far fronte al grande evento. In pirmis l'assessore alla Mobilità, Guido Improta, e quello ai Lavori Pubblici, Maurizio Pucci. Per ora si procede con le modalità ordinarie ma nei prossimi giorni Campidoglio e Governo si riservano di valutare se ci sarà il bisogno di nominare un commissario straordinario. Proprio come nel 2000.

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