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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

De Salazar ci ripensa e sceglie il II Municipio: "Me l'hanno chiesto i cittadini"

Il consigliere Francesco De Salazar eletto in due diversi municipi (a Monteverde con la lista Marchini e ai Parioli con Fratelli d'Italia) ha fatto la sua scelta. Ma tempo fa aveva detto che avrebbe rinunciato a entrambe le poltrone

Lunedì a Monteverde con la lista Marchini, ieri ai Parioli unico eletto per Fratelli d'Italia. Neanche poche ore dai primi consigli e la polemica torna a galla. Francesco De Salazar e la sua doppia elezione tornano ad alimentare il battibecco politico. Il consigliere con il dono dell'ubicuità si è ritrovato a contare i voti in due municipi contemporaneamente, così, per magia. E se prima aveva detto che si era trattato di un errore, poi che avrebbe optato per il territorio del Flaminio e infine che avrebbe rinunciato a entrambe le cariche, questa settimana il politico della doppia nomina sedeva in entrambi i consigli per la prima seduta. Com'è possibile?

La spiegazione arriva dal diretto interessato: "La rinuncia si può fare solo dopo aver convalidato entrambi i posti. Così prevede il regolamento". Bene, mistero risolto. A quale municipio ha dato la sua preferenza? Al II, quello dove ha svolto la sua attività di presidente del Movimento Cittadini Flaminio, comitato che lo ha poi spinto a tentare la via politica. Tra qualche giorno formalizzerà la scelta ma la questione resta controversa.

Il consigliere non aveva detto che avrebbe fatto a meno di qualunque poltrona? "Sì, è vero, l'ho detto - ci dice - ma sono stati i cittadini a richiedere la mia presenza, mi hanno pregato di continuare il lavoro sul territorio (quello svolto tramite il comitato, ndr), hanno manifestato e hanno raccolto 500 firme, non potevo tradire i miei elettori".

Ce le mostra le firme, e ci fa vedere anche un foglio in cui scrive le ragioni che lo spingono a restare, come il sit in in piazza Melozzo del 12 giugno, e altre "manifestazioni di affetto e solidarietà" che certo il consigliere non poteva non considerare. La scelta si spieghierebbe quindi con l'attaccamento a un territorio che lo ha visto in prima linea per anni e ben lontano - lo specifica lui stesso - da qualunque schieramento politico.

Una domanda a questo punto è d'obbligo. Dato il legame viscerale col Flaminio e dato il manifesto disinteresse per la poltrona se non come mezzo per risolvere i problemi del quartiere cosa lo ha spinto a candidarsi anche nel XII? Ecco in sintesi la storia.

"Inizialmente con il gruppo del comitato abbiamo pensato di creare una lista civica slegata dai partiti. Poi però ci siamo resi conti che non avremo raccolto un consenso sufficiente neanche per un seggio e quindi abbiamo abbiamo sondato il terreno per capire chi ci avrebbe potuto appoggiare". Ed è venuto fuori l'outsider Marchini, che in un primo momento sembrava disponibile a offrirgli un posto in lista per il II.

Poi il passo indietro dei vertici municipali che però gli hanno offerto comunque la nomina come candidato presidente nel XII Municipio, a Monteverde. Lui firma ma, a distanza di settimane, fatica a motivare il gesto. "All'ultimo si è aperta una porta con Fratelli D'Italia per il II e ho firmato anche lì dove realmente volevo portare il mio impegno, pensando di poter recedere dal XII a liste chiuse". Peccato invece che il regolamento non lo preveda. Da qui la doppia elezione, con bagarre annessa, che se non altro l'ha tolto dall'anonimato.

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