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Francesca Danese vicesindaco? Il Terzo Settore (al maschile) scrive a Gualtieri e traccia l'identikit

Il nome non viene fatto esplicitamente, ma il profilo appare coincidente con l'ex assessora della giunta Marino e attuale portavoce del Forum del Terzo Settore del Lazio

Trentacinque uomini scrivono al neosindaco Roberto Gualtieri chiedendo di operare una scelta precisa e coraggiosa e nominare Francesca Danese come suo braccio destro alla guida di Roma. Il nome non viene fatto esplicitamente, per carità, ma il profilo è decisamente quello dell'attuale portavoce del Forum del Terzo Settore del Lazio, assessora alle Politiche Sociali della giunta Marino dal dicembre 2014 fino alla caduta dieci mesi dopo.

Tutto il mondo del sociale, dello sport, della cultura senza differenziazioni, da sinistra a destra (c'è anche Umberto Croppi, assessore alla Cultura di Alemanno dal 2008 al 2011 con un passato remoto nel Fuan e nel Fronte della Gioventù), si rivolge all'ex Ministro: i firmatari si autodefiniscono "costruttori di coesione sociale nella nostra città". Tutti quanti hanno sostenuto la campagna elettorale di Gualtieri "per l'impegno sulla parità di genere ribadito nelle tue prime dichiarazioni, in cui non solo confermavi che la tua giunta sarà paritetica, ma che la carica di vicesindaco sarà destinata ad una donna".

Ma a loro non basta una donna: dev'essere una figura che "conosca a fondo Roma, con tutte le sue fragilità e contraddizioni. Dovrà inoltre aver portato negli ultimi anni progetti e azioni concrete volte a limitare i danni generati dalla pandemia che, come sappiamo, ha fatto aumentare le differenze sociali tra i romani". E tutti sanno che durante i mesi più duri dell'emergenza sanitaria, il Forum del Terzo Settore si è adoperato, insieme anche a Caritas, Protezione Civile, Csv Lazio e centinaia di altri volontari , nel garantire vicinanza sostanziale alle famiglie in difficoltà con la consegna di 7.000 pacchi viveri in un solo mese, quasi un milione di mascherine e card prepagate per dare modo alle persone indigenti di fare la spesa senza dover aspettare il pacco alimentare. "Ci vuole qualcuna che si è sporcata le mani - conclude la lettera - e la cui caratteristica sia proprio quella di conoscere da vicino i quartieri degradati e che sappia affrontare, perché vissute quotidianamente, tutte le più importanti emergenze sociali della nostra città". 

Come detto all'inizio, non viene fatto alcun nome. Anche Pino Galeota, 71 anni, che di coesione sociale a Roma se ne intende, non vuole sbilanciarsi: "A Roma ci sono diverse donne molto qualificate - risponde a Roma Today uno dei promotori dell'appello - , ce ne vuole una che abbia capacità di governance. Il nostro intento è il bene della città, Gualtieri deve scegliere con trasparenza e senza costrinzioni. Lui e il suo staff hanno tutte le capacità per individuare la persona giusta. I nomi che leggo finora non hanno la capacità politica di gestire la città, non la conoscono approfonditamente, non si sono date da fare a testa bassa quando ce n'era bisogno". 

Tra i 35 firmatari dell'appello, oltre al già citato Umberto Croppi, ci sono figure di peso provenienti dal sociale, ambiente, sport, cultura, sindacato quali Nereo Benussi (fondatore e presidente dell'Asd Cinecittà ProSport), Claudio Cippitelli (socio fondatore e presidente del coordinamento nazionale nuove droghe e socio di Parsec), Luigi Vittorio Berliri (ex consigliere comunale e presidente di Spes Contra Spem), Claudio Gnessi (Ecomuseo Casilino), Riccardo Viola (presidente Coni Lazio), Paolo Rigucci (Sicet Cisl), Francesco Galtieri (Forum Nazionale Educazione Musicale) e Marco Olivieri (cooperativa sociale Le Mille e Una Notte). 



 

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