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Formula E, protestano commercianti e residenti dell'Eur: "Non siamo stati coinvolti"

Al primo appuntamento in Campidoglio sull'E-Prix le associazioni di commercianti e residenti del Pentagono non sono stati convocati. Ripartiamo dell'Eur: "Sarebbe gravissimo non tener conto di chi ci abita o lavora"

Il 13 ed il 14 aprile si svolgerà la seconda edizione dell'E-Prix. Per ospitare i bolidi della Formula E, il quartiere dell'Eur andrà incontro a progressive chiusure stradali e modifiche della viabilità. Serviranno per consentire l'allestimento delle tribune e del circuito che si svilupperà con lo stesso percorso del 2018.

Il primo appuntamento in Campidoglio

L'amministrazione Raggi ha già cominciato ad illustrare gli interventi che saranno previsti sul piano della mobilità. Lo ha fatto nel corso di un incontro svoltosi giovedì 28 febbraio nella sala della Piccola Protomoteca del Campidoglio. "Un primo passo – ha spiegato l'assessora capitolina Linda Meleo - per illustrare alle imprese che operano nel quartiere lo schema di circolazione pensato per minimizzare gli impatti sulla viabilità, distribuendo i flussi di traffico su più itinerari alternativi a maggiore capacità veicolare con un piano di mobilità strutturato".

I commenti a caldo dell'edizione 2018

All'incontro non sono però stati invitati i residenti che fanno parte della Onlus Ripartiamo dall'Eur, una delle realtà più attive all'interno del Pentagono. Già nella passata edizione, questa rete di cittadini e commercianti, aveva lamentato scarsa considerazione. "Il Comune dovrebbe ascoltare i residenti, ma continua a non farlo"dichiarò il presidente dell'associazione Paolo Lampariello all'indomani dell'E-Prix. Il Campidoglio nell'occasione venne anche diffidato dal continuare a seguire quella strada altrimenti, suggerì Lampariello, " possono cominciare a cercare un'altra sede per la Formula E".

Il necessario confronto

L'E-Prix invece, a fronte del grande successo riscontrato nel 2018, è destinato a restare nel Pentagono per almeno altri quattro anni. Un motivo in più per cercare di stabilire un buon rapporto con chi vive oppure opera in quel quartiere. “Dispiace molto constatare attraverso il comunicato stampa del Comune di Roma  che, nonostante si dichiari di 'voler continuare il confronto con le aziende e i cittadini', ad oggi non sia stato convocato nessuno dell’associazione Ripartiamo dall’Eur Onlus né tantomeno della rete d’impresa E.T.I.C., che riunisce la maggior parte delle attività commerciali del quadrante dell’Eur” fa notare Lampariello, commentando l'appuntamento organizzato il 28 febbraio in Campidoglio.

La viabilità ed i commercianti penalizzati

 “Lo scorso anno -  continua il Presidente della Onlus Ripartiamo dall'Eur - si sono verificati numerosi disagi di tipo economico per le attività commerciali del pentagono dell’Eur, tagliate fuori dal loro normale circolo produttivo, per colpa delle strade chiuse per oltre tre giorni e da un circuito che penalizzava le imprese invece di valorizzarle". In quell'occasione si parlò di un indotto di 20 milioni del quale però, i commercianti di viale Europa e viale America, probabilmente hanno beneficiato in maniera a dir poco marginale.  " Per quanto riguarda la viabilità, dal momento che nel comunicato del Comune si parla di un 'piano di mobilità strutturato', mi auguro che non sia già così strutturato, perché sarebbe gravissimo, per la seconda volta-edizione, non tener conto delle persone che ci abitano o vi circolano abitualmente". Il tempo per invertire la rotta non manca: il territorio rivendica il suo ruolo.

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