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Fori chiusi ai taxi, Marino: "Monumenti più importanti dei motori"

Continua la polemica sulla pedonalizzazione dei Fori. Tassisti sul piede di guerra: "Certo che la storia è più importante dei motori, ma allora perché i bus sono ammessi?"

Per Marino, la storia conta più della cronaca. Dei taxi in protesta si parlerà "qualche giorno, o qualche settimana", ma "tra cinquant'anni si dirà che a un certo punto si prese la decisione che i monumenti e la Colonna di Traiano erano più importanti di un motore diesel". E lui, su quella decisione, vuole metterci il cappello. 

Il sindaco di Roma risponde alle auto bianche, che in seguito alla notizia della chiusura totale dei Fori ai taxi, a partire da gennaio e non più solo in via sperimentale, hanno promesso battaglia. A detta dei tassisti il primo cittadino aveva promesso un confronto tra le parti, prima di attuare il provvedimento in via definitiva. 

Il confronto ancora non c'è stato, ma Ignazio Marino dà già per scontata la vittoria, annuncia a gran voce un altro step della "sua" pedonalizzazione, e solleva il polverone. Lo stop infatti non riguarda gli autobus, che potranno circolare, ma solo i taxi. Scelta che per qualcuno contraddice i proclami. Se i motori sono il nemico, "perché quelli dei bus sono ammessi?"

“Se è vero come afferma il sindaco Marino che la Colonna di Traiano è più importante di un motore diesel che passa di lì, non si capisce perché secondo lui il motore diesel inquinante, rumoroso e vibrante di un autobus debba continuare passare, mentre quello ibrido o elettrico di un taxi no". La replica al sindaco arriva da Loreno Bittarelli, presidente del 3570, la cooperativa radiotaxi più grande di Roma. 

"Riteniamo incomprensibile, oltre che discriminatoria, la scelta annunciata dal sindaco Marino di voler far transitare ai Fori solo gli autobus, e non i taxi". Dello stesso avviso anche il Codacons. "Evidentemente - ha dichiarato Carlo Rienzi presidente dell'associazione dei consumatori - il sindaco non ha focalizzato bene la questione". 

Nessuno mette in dubbio che i monumenti siano più importanti dei motori. E sostenere che i tassisti siano contrari alla pedonalizzazione sarebbe fuorviante. "Il problema  - spiega Rienzi - è la possibilità di circolazione degli autobus ai Fori Imperiali che sul piano ambientale inquinano assai più dei taxi e contribuiscono in modo pesante alla distruzione degli stessi monumenti che si vorrebbe tutelare". 

"Proprio per questo è impensabile consentire la circolazione di mezzi pubblici inquinanti impedendo quella meno dannosa dei taxi, e proprio in tale ottica la protesta dei tassisti è corretta". E non avrebbe nulla a che vedere con la storia. 

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