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Fontana di Trevi: "Via i camion bar ma no al numero chiuso"

L'assessore al Commercio, Adriano Meloni, risponde alla richiesta del I municipio, ma esclude come già fatto dal vice Bergamo tornelli o strumenti di regolamentazione del flusso turistico

"I camion bar da Fontana di Trevi li toglieremo". Parola di Adriano Meloni, assessore al Commercio capitolino, in risposta alla presidente del I municipio e alla sua esplicita richiesta di "pulizia" dalle bancarelle intorno al monumento. Alfonsi con una lettera ha posto l'accento sulla necessità di "avviare urgentemente le procedure per lo spostamento di tutte le postazioni di commercio su area pubblica (camion bar, bancarelle, ecc.) autorizzate dal dipartimento Sviluppo economico in piazza di Trevi e nelle vie di accesso alla stessa". Meloni, d'accordo, assicura l'impegno, precisando però che "il lavoro è molto lungo". 

"Prima del mio arrivo in assessorato, il Tavolo sul decoro aveva già valutato le postazioni considerandole idonee dal punto di vista della tutela dei monumenti, visto che i camion bar non stazionano direttamente davanti alla fontana e non ne ostruiscono il cono visivo - ha poi spiegato l'assessore - adesso, grazie alla Scia 2 e anche al decreto Minniti, abbiamo altre motivazioni per poter liberare quell'area. E lo faremo". 

Una richiesta quella della minisindaca Alfonsi che arriva anche "tenuto conto che il vice Luca Bergamo si è espresso negativamente rispetto a una regolamentazione degli accessi ai turisti alla Fontana di Trevi che, al contrario, questo Municipio ritiene necessaria per garantire la sicurezza, la tutela e la godibilità del monumento". Ma per l'assessore "Roma è patrimonio mondiale e non vogliamo mettere muri. Dobbiamo cercare di convogliare un certo tipo di turismo". La proposta dei tornelli a piazza Fontana di Trevi e in generale ai siti d'arte più frequentati, era arrivata dal ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, anche a seguito dei tanti bagni dei turisti nell'acqua del monumento. 

Proprio per quanto riguarda i flussi turistici, Meloni spiega che "stiamo inviando newsletter a tutti i tour operator che lavorano su Roma per promuovere percorsi alternativi nei mercati di un certo livello. L'obiettivo- spiega- è proprio quello di decongestionare le aree più affollate e far conoscere ai turisti di tutto il mondo altre aree, come il Circo Massimo, il Parco degli Acquedotti e Ostia Antica, oppure percorsi dedicati all'enogastronomia o ai tesori sotterranei di cui la città è ricchissima. È necessario far conoscere anche questi luoghi perchè solo così si possono governare i flussi turistici, al di là dei contapersone che sono strumenti non utili a risolvere il problema in una città come Roma"

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