rotate-mobile
Politica

Fondi Pdl, parla Fiorito: "Ostriche e champagne anche per altri consiglieri"

Il tesoriere in Regione Lazio si trasforma da Batman in "federale di Anagni" e denuncia: "Quei soldi erano un po' per tutto il partito". E intanto spuntano festini con un consigliere travestito da Ulisse circondato da ancelle...

"Il federale di Anagni". Altro che Batman... Dall'inchiesta sui fondi del Pdl emerge un Franco Fiorito molto più 'terra terra' del tesoriere da case di lusso e champagne che si rivede nell'eroe mascherato di Gotham City.

Il 'boss', il 'capo', 'Batman' torna politico qualunque nell'intervista rilasciata a Repubblica e prova a difendersi, a spiegare che non si dimette "perchè non ho rubato io". E per uscire dal pantano dell'inchiesta in cui è indagato per peculato parte all'attacco: un po' Lusi, un po' Belsito, di certo poco 'Batman'. "Sto tirando fuori le carte, la verità apparirà diversa da come oggi viene dipinta.

L'obiettivo del 'federale di Anagni' è chiaro: tirare dentro tutti nel calderone. "Chi ha rubato non sono io. Non ho preso un centesimo. Gran parte di quei soldi li ho rimessi sul conto in regione". Due domande. La prima: perché mai prelevare dei soldi dai conti della regione per rimetterli sul conto della regione. La seconda: la 'piccola parte' che non ha rimesso sul conto, dove è finita?

Fiorito prova a rispondere ma si muove come un elefante in una cristalleria. "Avevo prelevato quei soldi per autorizzare le spese dei singoli consiglieri del Pdl. Articolo 8, note spese regionali. Ho le carte, spero che la procura me le chieda".

Ma la procura che lui dice di aver avvertito, "sono stato io a far partire l'inchiesta, segnalato le prima anomalie" sta indagando su di lui e non su altri consiglieri. Nonostante ciò Fiorito si dice "tranquillo", non si dimette "perché ho le carte". Perché "le ostriche", offerte dai contribuenti, le ha divorate "con il consigliere Pdl Giancarlo Miele".

E basta parlare di ostriche e champagne. Parliamo di ostriche. E parliamo di champagne. Perché quelle bottiglie Fiorito le ha stappate "con il consigliere Andrea Bernaudo".

E le otto case di proprietà, di cui tre solo ad Anagni? "Quattro le ho ereditate. Per le altre ho acceso cinque mutui per 900 mila euro complessivi. Pagherò per i prossimi 30 anni". Quanto alla casa di Tenerife, la risposta è quantomeno criptica: "Ereditata. E' stato necessario".

E mentre Fiorito parla a Repubblica, dalle carte della procura emergono altre 'spese pazze'.

Settembre 2010. Festa organizzata dal consigliere Carlo De Romanis. Su un sito - oscurato non appena uscita la notizia - ecco le foto di un festino: dei dell'Olimpo insieme ad ancelle che trasportano vodka. Il consigliere Pdl travestito da Ulisse che torna nella sua Itaca. Il tutto, per la modica cifra di 20 mila euro.

Saranno anche soldi suoi, come si è difesa, sarà anche stata una festa "carinissima, sobria, alla quale c'era anche la Polverini". Sarà anche stata l'occasione per "ringraziare oltre duemila persone che mi avevano sostenuto". Ma mascherarsi da Ulisse e circondarsi di ancelle - spendendo 20 mila euro - per festeggiare un'elezione è qualcosa di difficile da spiegare all'elettorato Pdl letteralmente infuriato per quanto avvenuto in Regione.

Se poi, come denunciato da Fiorito, quelle feste invece che essere pagate da De Romanis fossero state pagate dal partito... Per ora atteniamoci alle parole di De Romanis: "Fiorito mi ha diffamato con quella storia del party a Cinecittà da 50mila euro, e a suo dire coi soldi del Pdl, ma sono solo bugie, quella cifra era relativa a un preventivo".

LEGGI ARTICOLO E APPROFONDIMENTI SU TODAY

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fondi Pdl, parla Fiorito: "Ostriche e champagne anche per altri consiglieri"

RomaToday è in caricamento