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Al Foro Italico è doppia emergenza: oltre al campo rom, 60 sfollati filippini dopo il rogo nella baraccopoli

Ai 129 rom sotto sgombero si aggiungono gli sfollati della comunità filippina, abitanti di un altro insediamento abusivo nello stesso quadrante

Non solo i rom sotto sgombero di via del Foro Italico. L'altra baraccopoli ridotta in cenere dal maxi incendio dello scorso sabato, distante dal campo un centinaio di metri, era abitata da una comunità di filippini. Circa sessanta persone, occupanti fantasmi di una porzione di area golenale nascosta tra via della Foce dell'Aniene e la via Olimpica, oggi rimaste senza alloggio seppur perfettamente integrate sul territorio. Lavorano quasi tutti, uomini e donne, come collaboratori domestici nelle residenze di lusso del vicino quartiere Parioli. I loro figli vanno a scuola nella zona. 

Casette in muratura con tetti in eternit, auto, camper nascosti nel verde, tutto distrutto dal rogo che i vigili del fuoco hanno spento in ben otto ore di lavoro affiancati dalla Protezione civile. Dei 60 abitanti, 27 hanno trovato alloggio in un centro anziani di via degli Olimpionici, messo a disposizione dal II municipio, competente sul territorio. Mentre scriviamo i servizi sociali municipali stanno censendo i componenti rimasti. C'è chi ha trovato una sistemazione in autonomia e chi ancora aspetta aiuti. 

"È urgente una presa in carico da parte del Comune di questa situazione, non possiamo farcela da soli" commenta a RomaToday la presidente Pd del parlamentino Francesca Del Bello. La minisindaca ha inviato questa mattina una nota a Virginia Raggi, al delegato alla Sicurezza, vice capo di gabinetto, Marco Cardilli, all'assessore al Sociale Veronica Mammì, e per conoscenza a Polizia locale e Carabinieri. "Si chiede all'Assessorato e al Dipartimento alle politiche abitative in indirizzo di avviare tutte le procedure necessarie per la presa in carico" scrive Del Bello nella lettera che RomaToday ha potuto visionare. 

Il riferimento all'iter per l'assegnazione di una casa popolare, applicando l'articolo 13 del regolamento regionale del  2000 che prevede di "riservare una aliquota non superiore al venticinque per cento degli alloggi da assegnare sulla base del bando generale, a nuclei familiari che si trovino in specifiche documentate situazioni". Un appello che assume contorni polemici. "La sindaca in vacanza non pensi solo allo stadio e alla ricandidatura, si occupi di queste famiglie che hanno perso tutto" tuona il capogruppo Pd in Campidoglio Giulio Pelonzi. "Roma e non faccia finta di non vedere le profonde ferite sociali che la attraversano" gli fa eco Erica Battaglia, esponente della Direzione regionale del Partito democratico. 

Il vicino campo rom sotto sgombero

Un'emergenza quella che sta coinvolgendo in queste ore la comunità filippina di Roma nord che si somma a quella già in corso nel vicinissimo campo rom di via del Foro Italico, distante appena cento metri. Lo sgombero dell'area è previsto a partire da domani, martedì 11 agosto. Alla base del provvedimento, lo ricordiamo, la necessità di bonificare il terreno, diventato negli anni terra di sversamenti illeciti e roghi tossici. In base ai dati del Comune sono 129 le persone presenti, da supportare tramite un lavoro integrato tra Sala operativa sociale e II municipio. Quest'ultimo ha trovato due sistemazioni alloggiative in due appartamenti nelle disponibilità municipali, di proprietà di Roma Capitale, per dare alloggio al nucleo storico del campo, sei persone. Per tutte le altre la palla passa al Comune. E anche su questo la presidente del Del Bello lancia il suo appello. 
 

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