rotate-mobile
Politica

Fiera di Roma a rischio fallimento: avviato licenziamento per 23 dipendenti

I sindacati hanno incontrato il presidente Tagliavanti. L'attesa è tutta per l'attività del Consiglio dove nei prossimi giorni andrà in discussione la delibera per la vendita e la valorizzazione dell'area della vecchia fiera sulla via Colombo

C'è agitazione tra i lavoratori della Fiera di Roma. Dopo il presidio di mercoledì scorso davanti alla sede della Camera di Commercio, durante il quale è stato lanciato un vero e proprio allarme sul futuro dell'ente, ieri i sindacati hanno 'informalmente' incontrato il vicepresidente della Camera di Commercio e presidente di Investimenti spa, che controlla Fiera di Roma, Lorenzo Tagliavanti. La miccia che ha acceso nuovamente il fuoco è l'apertura della procedura di licenziamento per 23 dipendenti ma sul tavolo, e la consapevolezza è da entrambe le parti, c'è in gioco la sopravvivenza stessa dell'ente che all'inizio del mese ha chiesto il concordato preventivo.

Gli occhi sono tutti puntati sul Consiglio comunale dove nei prossimi giorni dovrebbe approdare, dopo quasi dieci anni di percorso travagliato, la delibera sulla vendita e valorizzazione dell'area della vecchia fiera su via Cristoforo Colombo. Un'operazione stimata tra i 150 e i 200 milioni di euro che permetterebbe di ripianare quel debito storico di 160 milioni di euro contratto con l'operazione immobiliare di costruzione della nuova struttura e dare una boccata d'aria alle dissanguate casse della Fiera. L'attesa, quindi, è tutta verso il via libera dell'Aula Giulio Cesare alla trasformazione urbanistica che, ancor prima della sua attuazione, costituirebbe un'importante 'garanzia' per contrattare un 'piano di rientro' con le banche creditrici. Il tempo non è molto. E una soluzione dovrà concretizzarsi entro giugno.

LEGGI ANCHE - Il progetto: arrivano le case e una sede Onu

Intanto prosegue la procedura di licenziamento avviata a marzo per 23 dipendenti. La richiesta dei sindacati è quella di fermarli in attesa di capire quanto accadrà nelle prossime settimane. Ma anche su questo fronte non è arrivata alcuna rassicurazione. La procedura scadrà il prossimo 9 maggio e poi ci saranno 30 giorni per la trattativa alla Regione Lazio dove potrebbe essere richiesta la cassa integrazione. Tra le richieste dei sindacati anche quella di applicare la mobilità infragruppo nelle aziende pubbliche prevista dalla legge 147 del 2011. Intanto tra i lavoratori inizia a montare il malcontento. La protesta è per i nuovi 23 licenziamenti. Ma lo spettro del fallimento fa paura a tutti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fiera di Roma a rischio fallimento: avviato licenziamento per 23 dipendenti

RomaToday è in caricamento