rotate-mobile
Mercoledì, 17 Aprile 2024
Politica

Fiamme a Fiumicino, Konsumer: "Ennesima figuraccia"

"Aspettiamo ora gli esisti della necessaria e indispensabile inchiesta sulle cause"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

ROMA - Il principale aeroporto d'Italia, lo scalo internazionale di Fiumicino crocevia dei collegamenti con il resto del mondo, messo in ginocchio per 14 ore a causa del corto circuito di un quadro elettrico nella zona commerciale. E così nella settimana dell'Expo, quando tutti i riflettori sono puntati sul "Bel Paese", non ci siamo fatti mancare l'ennesima figuraccia che ha provocato disagi a migliaia di passeggeri con gravissime ripercussioni sui trasporti ferroviari e autostradali e il traffico di Roma in tilt per ore. «Aspettiamo ora gli esisti della necessaria e indispensabile inchiesta sulle cause dell'incendio - dichiara il presidente di Konsumer Italia Fabrizio Premuti - ma nel frattempo ci viene spontanea una domanda: il tutto è accaduto alle 24, quando il traffico aereo e passeggeri è notevolmente ridotto ed i terminal utilizzabili in via alternativa ci sono; e se la stessa cosa fosse accaduta alle 20, o in un'ora di punta dei transiti, che cosa sarebbe successo? L'aeroporto internazionale principale di Roma e dell'Italia intera che prende fuoco come un cerino… ma i sistemi antincendio ci sono? Sono adeguati? Non sarebbe il caso di riprogettare su basi meno sensibili alle fiamme? Purtroppo questa ulteriore brutta figura all'immagine dell'Italia porta a fare considerazioni generali di ben altra portata: quali sono le misure di sicurezza negli edifici pubblici del Paese?». La risposta sembra scontata o, peggio ancora, non ci sarà e lascerà cadere nel vuoto una domanda tanto semplice quanto lecita. Almeno fino alla prossima tragedia che, fortunatamente, stavolta si è evitata. "Solo" pochi feriti lievi, certo, ma restano i disagi, l'odore acre del fumo, i pavimenti bruciati, il suono impazzito delle sirene antincendio e la sensazione diffusa di insicurezza da parte dei cittadini: «Non crediamo bastino i piani di evacuazione - prosegue Premuti − le proporzioni assunte dal rogo in brevissimo tempo devono far riflettere. In posti che possono essere particolarmente affollati come scuole, ospedali, stazioni, ministeri constatiamo un deficit di sicurezza inaccettabile per un Paese come il nostro. Abbiamo ancora negli occhi il rogo che ha reso inagibile pochi giorni or sono una buona parte del Ministero della Giustizia (nel centro storico della Capitale), anche lì fortunatamente in orario serale; si deve intervenire con arredi ignifughi e soprattutto disporre di impianti antincendio efficienti ed automatici che siano in grado di bloccare le fiamme circoscrivendole. Ipotesi che possono essere realtà, sempre sperando che non ci siano interessi diversi a prevalere su aste, appalti e convenienze personali».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fiamme a Fiumicino, Konsumer: "Ennesima figuraccia"

RomaToday è in caricamento