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Ferrovie ex concesse, pendolari contro la Regione: “Cantieri bloccati e disservizi quotidiani” 

Protestano i comitati di Roma nord, Roma Lido e Roma Giardinetti: "Siamo stufi degli annunci, vogliamo viaggiare in modo sicuro e dignitoso". Pronta la manifestazione sotto gli uffici della Regione Lazio

“Regione sveglia, se ci sei batti un colpo”. Così i comitati dei pendolari ammoniscono la Regione Lazio sulla gestione delle ferrovie ex concesse: la Roma-Lido, la Roma nord e la Roma Giardinetti. 

Ferrovie ex concesse, pendolari protestano contro la Regione

Per qualcuno le linee dell’odissea quotidiana tra ritardi, orario estivo che non riesce a soddisfare le esigenze dei lavoratori, il massiccio utilizzo della navette sostitutive, la gomma al posto del ferro, e quel piano di ammodernamento e potenziamento annunciato “ma fermo al palo”. A cominciare dalla gestione della Roma Lido e della Roma Viterbo che passerà da Atac a Cotral e Astral solo ad inizio 2022, non più dal 1 luglio come annunciato mesi fa. Slittamento “dovuto al ritardo maturato nella trasmissione di tutti i documenti da parte di Atac spa” -  ha spiegato l’assessore regionale ai trasporti, Mauro Alessandri, intimando l’azienda dei trasporti del Comune a compiere “velocemente tutti gli adempimenti indispensabili al perfezionamento del contratto dal punto di vista gestionale ed economico”. Solo per quanto riguarda il personale, il passaggio comporta il trasferimento d'un ramo d'azienda con 700 dipendenti.

Nuovi treni e contratti di manutenzione: la Regione annuncia le novità sulle ferrovie ex concesse 

Roma nord e Roma Lido, "i pendolari vogliono viaggiare dignitosamente e sicuri” 

Ma è contro la Regione Lazio che si scaglia la “triplice”, ossia l’unione dei comitati delle linee Roma nord, Roma Lido e Roma Giardinetti. Non basta ai pendolari l'elenco degli interventi previsti: restano infatti vagoni roventi, spesso senza aria condizionata, sui quali il distanziamento sociale da rispettare nell’ambito delle buone pratiche contro il contagio da Covid-19 è difficile da mantenere. Ci sono poi treni in cui addirittura piove. “I pendolari vogliono viaggiare dignitosamente e sicuri” - scrivono i comitati nel volantino che indice il sit-in di protesta sotto la Regione Lazio. Manifestazione convocata per il 1 luglio. 

Dalla manutenzione straordinaria dei treni, all’acquisto dei nuovi vagoni “ancora fermo all’esame della documentazione” , fino ai lavori per raddoppi e nuove stazioni in ritardo, rimasti intrappolati nelle lungaggini burocratiche mentre gli utenti attendono lungo le banchine, in stazioni ben lontane da modernità e comfort.  

“Cantieri bloccati, opere incompiute, disservizi quotidiani, inaccessibilità delle stazioni, treni pochi e vecchi. Nessun rispetto degli standard di sicurezza anti covid, niente carta dei servizi” - tuonano i pendolari, i comitati che da anni si battono per avere linee più dignotose e all’altezza di una capitale europea.  “Siamo stufi degli annunci, basta promesse”. E’ quello che grideranno sotto le finestre della Regione Lazio. 
 

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