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Fatebenefratelli, lavoratori pronti alla mobilitazione: "Rivedere l'accordo o sarà sciopero"

E' quanto emerso nel corso dell'assemblea di questa mattina indetta da Cgil Fp, Cisl Fp e Ugl Sanità a cui hanno preso parte circa 300 lavoratori: "Quei tagli sono inaccettabili"

No a tagli ed esuberi ma una lotta dura per portare la proprietà del Fatebenefratelli a rimettere in discussione il piano di rientro ratificato lo scorso 12 agosto. Se non ci sarà un passo indietro, sarà sciopero. E' questa la strada intrapresa dai circa trecento lavoratori, tra infermieri, ausiliari e tecnici, che questa mattina hanno partecipato all'assemblea indetta dai sindacati Cgil Fp, Cisl Fp e Ugl Sanità, ad eccezione di Uil Fp che invece ha firmato, insieme al comparto dei medici, l'accordo sul futuro dello storico ospedale romano. “Tra i lavoratori c'è stata una piena intesa volta a rigettare la proposta della proprietà” ha commentato il segretario generale di Cgil Fp Roma e Lazio Natale Di Cola. La mobilitazione si terrà intorno alla metà di settembre, la data più probabile è il 16.

Nel corso dell'assemblea è emersa anche la decisione di inviare una lettera al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti “affinché intervenga e convochi un tavolo per rivedere i contenuti dell'accordo”, una alla proprietà “perché nell'accordo era stato scritto che il piano doveva essere subordinato al parere favorevole dei lavoratori ma l'accordo è stato firmato dalla minoranza di essi quindi è da ritenersi non valido”. Infine la lettera al Prefetto “per avviare la procedura di raffreddamento e proclamare lo sciopero prima della consegna del piano in tribunale”. Conclude Di Cola: “E' inaccettabile scaricare solo sui lavoratori la crisi di questo istituto. Per certificare la volontà dei dipendenti siamo disposti a indire un referendum”.

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