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Coronavirus, Raggi lavora alla fase due: "Evitare invasione auto, privilegiare bici e monopattini"

La sindaca: "Stiamo chiedendo al governo di regolare gli orari delle città affinchè non vi siano affollamenti e si possa attuare il distanziamento sociale"

Governo, regioni e comuni lavorano alla fase due. Nelle grandi città, e Roma in questo senso è in prima fila, la difficoltà maggiore è pensare ad un sistema di trasporto pubblico che garantisca le condizioni di sicurezza per evitare e limitare i contagi. Le ipotesi che circolano parlano di un accesso a numero chiuso su bus e metro. Oggi una conferma implicita arriva dalla sindaca Virginia Raggi intervenuta a “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus. 

"Dobbiamo evitare che le nostre città", ha spiegato la sindaca, "siano invase dalle auto e stiamo lavorando su alcune direttrici comuni: privilegiare il trasporto attraverso bici e monopattini. Stiamo realizzando corsie ciclabili, stiamo pensando di dedicare le controlaterali delle strade grandi alla ciclabilità. Vogliamo incentivare la mobilità dolce anche incentivando l'acquisto di bici elettriche. Dobbiamo scoraggiare il traffico privato perchè, con il trasporto pubblico che dovrà limitare le presenze, rischiamo di essere invasi dalle auto".

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Quindi sui mezzi pubblici la conferma: "Stiamo programmando dei conta-passeggeri, stiamo lavorando con le compagnie telefoniche per avere in maniera anonima dei dati di traffico e aumentare le corse sulle linee più frequentate. Le mascherine devono essere reperibili sul mercato e faccio un appello alle imprese del Lazio che si stanno riconvertendo per aiutarci a produrre mascherine nella nostra regione". 

Nessuna specificità e divisione per regioni: "Le decisioni devono essere centralizzate per evitare che ci siano regioni e città di serie b. Vanno bene ipotesi diverse per la ripartenza a seconda dell'andamento dell'epidemia nelle varie regioni, ma sempre con un controllo centrale, affinchè non ci sia un caos. Auspichiamo più tamponi, però sul resto mi sembra ci sia una buona sinergia".

Quindi un appello al Governo: "Chiediamo al governo di velocizzare tutte le procedure burocratiche e bizantine che riguardano gli appalti pubblici. Se noi sindaci ogni volta che dobbiamo aprire un cantiere dobbiamo fare procedure che durano mesi se non anni, è chiaro che l'economia non riparte. Bisogna aiutare i sindaci ad aiutare. Vanno velocizzate le procedure, con un controllo a posteriori. Stiamo chiedendo al governo di regolare gli orari delle città affinchè non vi siano affollamenti e si possa attuare il distanziamento sociale".

E ancora una proposta sulle scuole: "Ritengo che già dal mese di luglio si possa pensare a una riapertura tipo centri estivi, anche perchè i bambini credo che stiano sviluppando delle cattive abitudini, dei turbamenti. I bambini che non posso entrare in contatto con i loro simili non hanno uno sviluppo corretto. Se si potesse riaprire tipo centro estivi, magari con due turni, mattina e sera, potrebbe essere un'idea. Tutto ovviamente sulla base dei dati epidemiologici". 
 

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