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Con 22 milioni di euro il Comune di Roma vuole rilanciare le sue disastrate farmacie

Quattro punti e 22 milioni di euro per rilanciare l'azienda che gestisce 43 farmacie comunali e che la giunta Raggi aveva messo in liquidazione

Un piano di risanamento articolato in quattro punti e un sostegno di Roma Capitale da 22 milioni di euro. Sono queste le mosse del Campidoglio per salvare Farmacap, l'azienda speciale capitolina che gestisce 43 farmacie comunali e che versa in condizioni disastrose. Nessun bilancio approvato dal 2013, perdite ingenti con la vecchia giunta Raggi che l’aveva messa in liquidazione. 

Il Campidoglio vuole salvare Farmacap

"È quasi l'ultima chance" - ha detto Albino Ruberti, capo del gabinetto del sindaco di Roma parlando alle commissioni Bilancio e Politiche sociali che hanno iniziato l'iter per arrivare all'approvazione delle delibere di Giunta relative a otto bilanci e al piano di risanamento. La scelta del Campidoglio di non dare seguito alla liquidazione dell'azienda, ma anzi di salvarla e rilanciarla, nasce da un presupposto: "Riteniamo che il modello Farmacap (cioè generare risorse, attraverso le sue 43 farmacie, da reinvestire per garantire la fornitura di servizi sociali ai cittadini, ndr) sia giusto e quindi sia corretto mantenere la proprietà di questa azienda speciale, vedremo poi se questo assetto societario sarà il più giusto o con altre forme, per avere un presidio pubblico con una gestione positiva delle farmacie e potenziare l'offerta di servizi sociali di cui c'è un gran bisogno. Soprattutto il post pandemia trasformerà ancora di più le farmacie, che si stanno orientando verso un'offerta di servizi integrati con un ritorno della medicina territoriale". 

Un piano da 22 milioni di euro per Farmacap 

Per rimettere in piedi Farmacap, il Campidoglio intende intervenire con un sostegno finanziario da 22 milioni che però sarà vincolato all'approvazione di un piano di risanamento che "parte da una previsione di un 2021 ancora in perdita - ha spiegato Ruberti - ci saranno alcuni effetti positivi delle misure nel secondo semestre 2022, mentre nel 2023 e 2024 si tornerà a registrare un utile". Questo obiettivo, secondo il Comune, si raggiunge attraverso quattro azioni: "Le perdite accumulate negli anni e la situazione finanziaria molto pesante ha generato una serie di difficoltà per questa società, ma l'intervento complessivo da oltre 22 milioni di euro genererà una serie di benefici. A cominciare dall'azzeramento degli oneri finanziari, visto che l'azienda ricorre allo scoperto di tesoreria col Monte dei Paschi per 11 milioni di euro, che generano mezzo milione di oneri finanziari aggiuntivi". Tredici milioni e mezzo dei ventidue stanziati dal Comune serviranno a coprire le perdite pregresse e liberarsi degli oneri finanziari con le banche. "La seconda azione più strutturale e strategica riguarda il fatto che grazie a questa iniezione finanziaria può essere radicalmente cambiata la politica di acquisto della merce dal punto di vista qualitativo e quantitativo”. Farmacap acquisterà attraverso grossisti: con il nuovo management ci saranno subito nuove procedure di gara aggiornate e il ricorso all'acquisto diretto che può generare una marginalità superiore. Nel piano "è stato immaginato che l'effetto integrato tra nuova liquidità e nuova di acquisto può generare una riduzione del costo medio del prodotto del 5%".

La vendita del patrimonio Farmacap 

Terzo elemento del piano "è mettere in vendita il patrimonio non strategico. Questa azienda aveva 4 immobili, oggi non in uso, di ex sedi di asilo nido e quindi è stato immaginato di mettere immediatamente in vendita attraverso un'asta pubblica questo patrimonio, che è stato stimato, e ha un valore di oltre 3,6 milioni". Ma siccome i tempi di vendita sono lunghi, Roma Capitale ha deciso, all'interno dei 22 milioni di sostegno, di anticipare a Farmacap questi 3,6 milioni "che dovrebbero tornare indietro attraverso la vendita dei 4 immobili. Nel caso non si vendessero, il Comune ha comunque la garanzia di tornare in possesso di questi beni". Infine, il quarto elemento riguarda le azioni per far tornare Farmacap a crescere nel fatturato. Da riprendere le due operazioni in corso: il trasferimento di una sede di una farmacia e l'apertura di una nuova che genereranno un parziale incremento. “Sul fatturato abbiamo valutato non crescite iperboliche ma pensiamo di potere tornare alle cifre degli anni scorsi, grazie a maggiori prodotti in vendita e a un miglioramento delle politiche di marketing. Infine, un investimento importante per migliorare l'estetica dei negozi, la modalità di esposizione dei prodotti, l'offerta dei servizi, una politica più sfidante di fidelizzazione dei clienti, anche con offerte di scontistica". 

L’aumento di capitale da 5 milioni di euro

Il Comune metterà quasi 5 milioni di euro (4,873 milioni) per l'aumento di Capitale della sua azienda: "E' questo il vero investimento sulla Farmacap del futuro". Se l'azienda nel 2023 può raggiungere "l'obiettivo semplice di oltre 1 milione di euro di utile si ridurrebbe la spesa corrente dell'amministrazione nel contratto di servizio. Noi in questo piano lo abbiamo aumentato di 432 mila euro perché è importante accompagnarlo con una maggiore offerta di servizi sociali, ma nel momento in cui faremo il nuovo contratto è inutile generare un utile alto di oltre 1 milione e dare soldi. Quindi negli anni futuri abbiamo la possibilità di tornare a una riduzione, grazie a una gestione sana di questo servizio, del nostro intervento di spesa corrente sui servizi sociali non per diminuirli ma piuttosto incrementandoli, perché a Roma ce n'è un gran bisogno". 

Farmacap dalla gestione commissariale al nuovo CdA

Il piano salva Farmacap è un punto di partenza, gran parte della strada dovrà farlo il nuovo management con in testa un cda che succederà alla gestione commissariale. Per salvare Farmacap bisogna fare in fretta. Da qui l’appello alle commissioni affinchè agiscano celermente: "L'azienda è in una situazione di criticità finanziaria molto spinta. Quando siamo arrivati - ha ricordato RuRuberti - c'era una previsione di messa in liquidazione fin da novembre. In questi mesi abbiamo stressato la possibilità di pagamenti legati ai servizi, c'è una grande tensione con fornitori e banche e il nostro non decidere produce ulteriori perdite. L'obiettivo ideale sarebbe arrivare all'approvazione di tutto entro fine mese".

I sindacati: “Si a risanamento, impensabile liquidare azienda”

Soddisfatti della strada tracciata dal Comune i sindacati. “Dopo otto anni di commissariamento, che hanno determinato l’impossibilità di rilancio di un bene comune per la cittadinanza romana, è stata compiuta una scelta politica coraggiosa che da tempo le organizzazioni sindacali auspicavano si facesse e, se l’iter di approvazione dei bilanci e del piano di risanamento aziendale andrà a buon fine, si potrà dire di aver preservato un bene comune e restituito un patrimonio alla nostra città. Farmacap gestisce 45 farmacie presenti in quella periferia romana in cui i soggetti privati hanno scarso interesse ad essere presenti e, attraverso gli sportelli sociali, garantisce un supporto per le fasce della popolazione che abitano quei territori. Era impensabile - hanno scritto in una nota Filcams CGIL Roma Lazio, Fisascat Cisl Roma Capitale e Rieti, UILtucs Roma e Lazio - che si immaginasse di rinunciare a servizi di cui la cittadinanza ha un crescente bisogno e, con l’individuazione di una dirigenza capace di gestirla, l’Azienda ha tutte le potenzialità per offrire servizi di qualità, grazie alle professionalità espresse dai suoi dipendenti. Lo spettro della liquidazione aziendale, che ci auguriamo di aver scongiurato, avrebbe prodotto la perdita di professionalità che possono e devono essere valorizzate a vantaggio della qualità della vita nel nostro territorio: ci sarà la necessità di dotare Farmacap di un contratto di servizio strutturato che, nell’ottica più complessiva del rilancio, ci auguriamo preveda il potenziamento dell’attività aziendale attraverso l’impiego dei lavoratori attualmente in organico e consenta di incrementare il numero di farmacisti, la cui carenza attualmente determina una sofferenza nell’organizzazione del lavoro”. Roma è pronta per il rilancio delle sue farmacie comunali.

[fonte Agenzia Dire]
 

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