rotate-mobile
Politica

Periferie senz'acqua potabile, interrogazione a Gualtieri sulla Roma da terzo mondo

Da via Polense a via Tiberina, migliaia di cittadini vivono con acqua di pozzo e, in molti casi, senza fogne

Una interrogazione scritta al sindaco Roberto Gualtieri per capire cosa impedisce la realizzazione dell'impianto idrico su via Polense. Non solo, anche la richiesta di convocazione di una commissione lavori pubblici capitolina per capire perché migliaia di cittadini, nel 2022, vivono senza acqua potabile a Roma. Sono queste le richieste del gruppo Lega in Campidoglio a seguito della pubblicazione del nostro dossier C'è una Roma da Terzo mondo: migliaia di persone senza acqua potabile'. A battere i pugni sui tavoli anche Dario Nanni, consigliere comunale Lista Calenda, e Laura Corrotti, consigliera regionale Fratelli d'Italia. 

Dalla via Polense alla Tiberina, migliaia di famiglie vivono senza acqua potabile. Da Osa a Tenuta Piccirilli fino a Osteria Nuova e Cesano, nonostante gli abitanti abbiano condonato le loro case, nate con edilizia spontanea, vivono ancora senza servizi essenziali: tra questi l'acqua potabile. E nonostante abbiano pagato gli oneri per realizzare le opere di urbanizzazione. Lo abbiamo raccontato nel dossier ascoltando decine di storie di disagio. 

"Lo scandalo del disservizio e dell'incapacità si ripete ancora una volta: migliaia di famiglie, centinaia di migliaia di romani, soprattutto nelle  periferie, vivono ancora senza i regolari collegamenti con gli acquedotti che servono la città, e dunque senza le necessarie garanzie e tutele sul piano igienico e sanitario. Chiediamo la urgente convocazione della Commissione capitolina lavori pubblici al fine di mettere in campo interventi rapidi e risolutivi" ha detto Fabrizio Santori, consigliere capitolino della Lega in Campidoglio. Ha aggiunto: "Il terzo mondo capitale aggiunge un'altra tessera al già disastroso e squallido mosaico di  cui si compone, e diventa sempre più grande e  insopportabile. Questa condizione non può continuare, gli interventi per porre fine a questo festival del  degrado che umilia la Capitale d'Italia e l'intera cittadinanza devono essere avviati immediatamente". Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Emanuele Licopodio, capogruppo Lega in viale Cambellotti che nello specifico ha commentato le condizioni delle famiglie del Municipio VI: "I cittadini sono ancora in attesa delle promesse fatte loro dal sindaco Gualtieri in campagna elettorale. E' inaccettabile che ci siano anche queste situazioni nel 2022. Noi continueremo a stare al fianco delle famiglie". 

Non solo. A commentare quanto sta accadendo tra le strade della periferia anche la consigliera regionale Laura Corrotti (FDI). "Sono passati ormai dieci anni dalla delibera approvata in Campidoglio ma ad oggi nella Capitale esistono ancora intere zone senza acqua potabile. Quartieri, come quello di Osa nel Municipio VI che ho potuto vedere di persona in più sopralluoghi nei mesi scorsi, ai quali si aggiungono - come sottolineato da un dettagliato lavoro di RomaToday - intere zone da ogni parte di Roma, fino ad arrivare al confine con il comune di Monte Compatri dove circa il 90% delle famiglie di Torre Jacova non è servita da acqua potabile. Cittadini costretti ad acquistare taniche e bottiglie per sopravvivere oppure obbligati a scappare perché “la testa dei bambini puzzava di fango”: viviamo in una Capitale ma sembra di essere nel terzo mondo. Tutto ciò è struggente e umiliante". Così in una nota Laura Corrotti, consigliera regionale Fratelli d’Italia.

E ancora Dario Nanni consigliere della Lista Civica Calenda e Presidente della Commissione Giubileo: "Tra gli obiettivi primari di questa consiliatura ci deve essere la riqualificazione delle periferie. Riequilibrare il gap tra le varie zone della città è una delle finalità che questa amministrazione deve perseguire. Ad oggi, nel 2022, ci sono ancora zone della città senza infrastrutture essenziali e servizi primari. Zone sprovviste di acqua corrente e impianti fognari, motivo per il quale presentai nel mese di gennaio, durante la discussione di bilancio, un ordine del giorno che non venne approvato. Spetta innanzitutto a chi governa la città il dovere di affrontare queste criticità e risolverle, ma anche chi sta all’opposizione deve dare il proprio contributo. Entro l’estate presenterò una proposta per la riqualificazione delle periferie spontanee con interventi non solo di carattere urbanistico, ma anche sociale, culturale ed ambientale, specificando anche come reperire le risorse necessarie per effettuare questi interventi". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Periferie senz'acqua potabile, interrogazione a Gualtieri sulla Roma da terzo mondo

RomaToday è in caricamento