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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Expo sul food: il restauro in tre padiglioni del complesso Santa Maria della Pietà

Gli spazi saranno dedicati a laboratori di ricerca, luoghi per start up e aule per il trasferimento tecnologico

Saranno restaurati e al loro interno sorgerà un expo permanente dedicato alla ‘food policy’, alla vocazione del cbio e al rapporto tra ambiente e agricoltura. È questo il destino che l’amministrazione comunale di Roma, ha progettato per tre padiglioni collocati nel complesso di Santa Maria della Pietà. “Abbiamo deciso di puntare sulla natura di centralità pubblica prevista dal Prg e abbiamo fatto un accordo con la Città metropolitana, la Regione Lazio, il XIV Municipio e la Asl Rm1, che è proprietaria di alcuni padiglioni, per sviluppare questo progetto insieme, individuandone le vocazioni anche in accordo con alcune associazioni” ha detto ai microfoni dell’Agenzia DIRE, l’assessore all’Urbanistica della giunta Raggi, Luca Montuori.

"Le 'Food policy' sono importanti per Roma, le riteniamo un asset stretegico di sviluppo urbano per il futuro. Scartata l'idea di portare un'univeristà nel complesso, abbiamo deciso di puntare sulle start up e su istituti che vogliano fare ricerca, anche temporanea, su questi argomenti. Magari incrociando le imprese, la ricerca, il pubblico e il turismo, visto che, tra l'altro, il Santa Maria della Pieta' si trova sulla via Francigena in un'area verde molto importante vicina ad agriturismi, a due passi da un'altra zona della Citta' Metropolitana dove stanno per nascere dei grandi orti urbani" ha aggiunto Montuori.

L’importanza del progetto parte dalla struttura stessa, “un capolavoro di architettura” l’ha definita Montuori spiegando i servizi che saranno erogati all’interno: “La vocazione legata al benessere e ai servizi pubblici, e quindi ecco i servizi socio-sanitari e di prossimità che resteranno, e gli uffici del Municipio, senza scordare che su alcune aree limitrofe al Santa Maria ci sono una fascia di verde e servizi sportivi che stiamo recuperando. Ed infine ecco la vocazione legata al cibo e al rapporto tra ambiente e agricoltura".

Infine: “Il tema delle food policy- ha concluso Montuori- sta emergendo da più parti. Per Roma si tratta di un settore importante nel momento in cui la città deve offrire delle idee al recovery fund e alla pianificazione strategica. Abbiamo quindi costituito un ufficio di scopo che lavora a cavallo tra lo sviluppo economico e la pianificazione urbana. Il tema del cibo è uno degli asset su cui lavora con circa 80 esperti che hanno sviluppato un documento, 'L'agrifood a Roma', la cui sintesi è in corso di approvazione. Il rapporto tra città e cibo è uno strumento di sviluppo per Roma anche grazie al fatto che la Capitale è uno dei Comuni agricoli tra i più grandi d'Europa".

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