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Ex Fiera di Roma: l'Aula approva la delibera che riduce le cubature

Si passa così da 67500 metri quadrati previsti dalla giunta Marino a 44.360 metri quadrati. Il provvedimento è ora all'esame della Regione

Approvata la delibera 3/2016 sulle controdeduzioni rispetto all'ex Fiera di Roma, con 25 voti favorevoli, 12 contrari e un astenuto, il consigliere di Sinistra italiana Stefano Fassina. Il provvedimento, che avvierebbe la ristrutturazione dell'area con una riduzione delle cubature (da 67500 metri quadrati previsti dalla giunta Marino a 44.360 metri quadrati), passa ora all'esame della Regione che ha tre mesi di tempo per esaminarlo.

Nessuna frattura invece all'interno della maggioranza grillina, come assicurato dai consiglieri che hanno rimandato al mittente i rumors di dissidi interni sulla questione. Se ci sono stati dei ritardi nell'apertura della seduta d'Aula odierna sarebbero da attribuire a un approfondimento, effettuato prima del Consiglio, per scongiurare l'ipotesi di danno erariale. 

Lo ha assicurato l'assessore capitolino all'Urbanistica, Paolo Berdini: "C'è problema di consapevolezza perché i giornali hanno parlato di danno erariale, danno che a giudizio mio non esiste. Ma è giusto che in democrazia tutti vogliano assumere gli elementi per valutare", ha detto ai cronisti. "È in corso un approfondimento nella maggioranza" ha aggiunto rispondendo, a chi gli chiedeva se ci fosse una frizione con l'assessore al Bilancio, Marcello Minenna: "Assolutamente no, c'è piena sintonia". 
  
Durante il suo intervento in Aula, Berdini ha poi bocciato la collocazione "scellerata" della nuova Fiera. "Fare una fiera  in mezzo al deserto non è proprio il modo migliore per mettere a frutto un'attività economica importante". "Possiamo farci un viaggio a Milano per capire dove hanno localizzato la nuova fiera - spiega- prima addirittura stava nel cuore adesso hanno fatto una trasformazione edilizia, una valorizzazione e l'hanno portata a casa in tre anni, quindi se si vuole i tempi dell'urbanistica ci stanno. Ma fare una fiera di Roma in quel deserto...un deserto che sta sprofondando, ci sono 4 capannoni che stanno sprofondando io non so chi ha fatto quella localizzazione ma certo credo che sia un pò un danno erariale anche quello". E sui locali della vecchia "si potevano mettere gli uffici della Regione"

"L'amministrazione regionale ha decine di sedi, come sanno tutti i consiglieri, in affitto passivo. In tutte le altre città del mondo, sarebbe stato fatto il vestito su misura per un'amministrazione pubblica. Insomma abbiamo un'area completamente pubblica, abbiamo una destinazione acclarata di piano dunque c'è volumetria, c'è un'amministrazione vicina, a distanza di 100 metri, che ha esigenze di spazio perché paga affitti passivi - ha sottolineato Berdini - Non ci vuole mica una zingara per dire 'facciamo una nuova sede della Regione Lazio in modo che i due palazzi siano vicini', collegati con un ponticello o non so che cosa, affinché non girino le macchine con i dirigenti e i funzionari, mentre noi poveri cittadini dobbiamo andare da Capitan Bavastro a chissà dove. Così si fanno le città - ha aggiunto -. Il fatto che per 20 anni in questa città sia stata criminalizzata l'urbanistica pubblica deve finire, l'urbanistica è pubblica per definizione. Credo che noi abbiamo questa piccola straordinaria opportunità".

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