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Ex deposito Atac, si avvicina lo sfratto dell’Asl: manca però la sede alternativa

Il trasferimento inizialmente previsto in via Sabotino per ora è saltato. Trombetti: "Siamo alla ricerca di altri locali"

Il centro di salute mentale sta lasciando il civico 71 di via Monte Santo. Il luogo dove, per molti anni, sono è stato garantito sia il servizio residenziale che quello diurno. 

L'ex deposito perso all'asta

I locali fanno parte dell’ex deposito Atac di piazza Bainsizza. L’immobile che la società Sant’Anna per la famiglia, vicina alla fondazione Memmo, ha acquistato superando di 100mila euro l’offerta di Roma Capitale. L’ex rimessa era infatti stata messa in vendita, come previsto nel concordato preventivo del 2017, per salvare l’azienda di trasporto pubblico dal fallimento.

Il trasferimento del centro di salute mentale

Con la sconfitta alle buste, l’amministrazione cittadina, non ha perso solo il luogo dove contava di ricoverare 100 mezzi elettrici. Ha infatti perduto, nell’immediato, un luogo dove circa 70 utenti ricevevano assistenza diurna. Ed è questo, soprattutto, l’aspetto che crea rammarico nella popolazione residente. Prova ne sia l’allarme dato, nella mattinata, dall’associazione Insieme 17 che, nella mattinata del 26 ottobre, ha scattato alcune fotografie. Le immagini, ha spiegato Luisa Sodano, dimostrano che “stanno buttando materiali vari, anche arredi, dei servizi del dipartimento di salute mentale (DSM) ubicati nell'ex deposito ATAC”. Ed al tempo stesso, quegli scatti, portano a porsi delle domande: “Ma il diurno non dovrebbe andare temporaneamente in alcuni locali del mercato Vittoria di via Sabotino?”. Era quella la sede inizialmente prevista. Ma, com’è emerso nel corso di una commissione dedicata al tema, quei locali sono già stati assegnati.

I locali già impegnati di via Sabotino

“La Asl sta lasciando l’ex deposito Atac, come gli era stato richiesto di fare. Ma al momento non c’è una sede alternativa” ha spiegato Yuri Trombetti, il presidente della commissione patrimonio di Roma Capitale. “Per ora si stanno trasferendo in via Palestro” ha spiegato Trombetti. Ma si tratta di un trasferimento provvisorio anche se, al momento, la pista che portava a via Sabotino non sembra più praticabile.

I locali situati al secondo piano del mercato, cui faceva riferimento l’associazione Insieme 17, sono già impegnati. “Sono stati richiesti e dati in concessione al dipartimento delle pari opportunità, che vuole tenerli per avviare uno sportello Lgbt” ha chiarito Trombetti. Un progetto che si pone in continuità con la destinazione di un’altra parte dell’immobile che viene da qualche anno impiegato come “casa rifugio” per persone transessuali

Alla ricerca di un'altra sede

“Nei prossimi giorni incontreremo i residenti per spiegare quello che vogliamo fare: trovare dei locali, nel quartiere, in grado di garantire il ritorno del Centro di salute mentale, in modo che il trasferimento in via Palestro duri il minor tempo possibile” ha annunciato Trombetti.  Poi si porrà il tema del rientro nei locali di via Monte Santo, nell’ex deposito Atac. Perché, ha ricordato l’amministrazione capitolina richiamandosi ad una recente sentenza di primo grado, spettano alla Asl. Ma quella è una partita che dovrà essere giocata successivamente. Nell’immediato va trovata una sede alternativa all’ex Deposito ed anche a via Palestro. E questa sede, ad oggi, ancora non c’è.

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