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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica San Giovanni / Piazza Ragusa

Ex deposito Atac piazza Ragusa, il Campidoglio ci ripensa: presentata un’offerta d’acquisto

Raggi: “Ci andiamo a riprendere anche i depositi di piazza Bainsizza e San Paolo”

Il Campidoglio non vuole più dismettere gli ex depositi Atac. Per questo Roma Capitale ha presentato un’offerta in aumento, rispetto a quella di 10,5 milioni già formulata da un privato, per acquisire l’immobile di piazza Ragusa. A dare l’ufficialità dell’iniziativa ha provveduto la Sindaca. 

I depositi da dismettere

Quegli stabili, ha ricordato Virginia Raggi, erano entrati nel concordato preventivo di Atac perchè, quando è stato predisposto, “non c’erano progettualità” finalizzate ad un loro recupero. Erano destinati alla vendita, tant'è vero che “erano in un processo di dismissione già da quando c'era Alemanno, nel 2009”. Poi, nel 2019, l’amministrazione capitolina ha approvato il Piano urbano della mobilità sostenibile ed a quel punto il Campidoglio ha deciso di tornare ad investire sui depositi inutilizzati.

L'asta sull'ex deposito Atac

Solo che, nel frattempo, era stata presentata un’offerta. Non da Amazon però, visto che dalla multinazionale è stato chiarito con una nota che “Non abbiamo partecipato all’asta di vendita dei depositi Atac e quindi, di conseguenza, non ce ne siamo aggiudicati l’acquisto”. L’offerta di 10 milioni e mezzo, da parte di un’azienda privata, è però confermata. Ma non sarà quella la cifra sufficiente per acquisire l'immobile perchè, il Comune, ha deciso di rilanciare.

Il rilancio del Comune

“Abbiamo presentato un’offerta in aumento” ha fatto sapere la sindaca, riferendosi al deposito di piazza Ragusa. Niente “svendita” quindi, perchè il Campidoglio ha deciso di tornare ad investire sull'immobile dell'Appio Tuscolano. “Si era definita un’aggiudicazione provvisoria - ha spiegato Raggi, ricostruendo le fasi dell'asta -  ma entro 10 giorni eventuali altri interessati potevano presentare un’altra offerta e così abbiamo fatto noi”. Per riuscirvi è stato necessario ingaggiare una corsa contro il tempo perchè, firmata la delibera di giunta, era necessario trovare anche i fondi. Quest'obiettivo è stato raggiunto approvando l’ultimo assestamento di bilancio di quest’amministrazione. Con il contributo dell'opposizione che, dal PD a Fratelli d'Italia, ha evitato di fare ostruzionismo in Aula Giulio Cesare.

Il PUMS ed i depositi inutilizzati

Ma perchè il Comune si ricompra l'immobile già posseduto da una sua azienda partecipata? “Sulla base del nostro Pums abbiamo avviato la progettazione per una serie di linee di tram, rigenerazione di alcune linee bus e l'elettrificazione di alcune rimesse, abbiamo individuato tre depositi, piazza Ragusa, piazza Bainsizza e San Paolo come rilevanti per il servizio pubblico e ce li stiamo andando a riprendere dalla procedura di concordato". Il Campidoglio ha quindi deciso che quegli immobili sono fondamentali nella strategia di elettrificazione del trasporto pubblico (Progetto Full Green) già inserita nel Pnrr. 

Il risanamento di Atac con i soldi del Comune

Un ripensamento, rispetto alla decisione di metterli all’asta, che ha portato a formulare la nuova offerta. E che, secondo le dichiarazioni della Sindaca, dovrebbe mettere al riparo da future dismissioni anche i depositi di Bainsizza e di via Alessandro Severo, a San Paolo. In sostanza una parte del risanamento di Atac, quella che doveva essere garantita dalla vendita dei suoi depositi inutilizzati, avverrà con le risorse del Campidoglio. E' questa la strada che l'amministrazione cittadina ha deciso d'intraprendere. Salvo ulteriori ripensamenti.

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