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Politica Della Vittoria / Piazza Bainsizza

Piazza Bainsizza, scaduti i termini per la prelazione: l'ex deposito rimane ai privati

L'immobile resta alla società che aveva vinto l'asta. Per il Campidoglio resta la strada dell'esproprio

L’ex rimessa Atac Delle Vittorie resta alla società Sant’Anna, azienda vicina alla Fondazione Memmo che si era aggiudicata l’asta pubblica. Il Campidoglio, come confermato dall'assessorato al Patrimonio, ha infatti deciso di non esercitare la propria prelazione.

Il deposito perso all'asta

Il vecchio deposito di piazza Bainsizza, tra gli immobili messi in vendita per salvare l’Atac dal rischio di fallimento, era stato aggiudicato lo scorso dicembre. L’amministrazione cittadina aveva partecipato all’asta ma l’offerta di 13milioni e 120 mila euro (iva inclusa) era stata superata da quella avanzata dal privato, arrivato a mettere 14 milioni e 330mila euro.

Il Campidoglio ha effettuato anche un rilancio, superando a sua volta la prima offerta dell’altro contendente del 10%. Ma per poterlo fare ha dovuto giocare a carte scoperte, chiedendo un permesso all’Aula Giulio Cesare. Operazione che ha quindi favorito il competitor privato: conoscendo il rilancio del comune, ha potuto presentare una nuova offerta leggermente superiore, vincendo l’asta.

Un'ex rimessa strategica

L’esito della vendita è stata vissuta come una debacle per il Campidoglio. L’amministrazione infatti, come sottolineato dall’assessore alla mobilità Eugenio Patanè, considerava quell’immobile di portata strategica perché è lì che aveva previsto di ricoverare i tram elettrici da acquistare con i fondi del PNRR. La flotta green già dispone di un deposito nel quadrante sud orientale (quello di piazza Ragusa). Ma per il centro-nord il comune puntava proprio sulla storica rimessa della Vittoria. Per dirla con le parole di Patanè "la location di piazza Bainsizza era irripetibile proprio perché nella zona centrale e settentrionale della città era l’unica sede logisticamente attrezzata per il progetto full green, sul quale puntiamo per cambiare il Tpl romano".

Niente diritto di prelazione

All’interno dell'immobile del quartiere della Vittoria, vale la pena ricordarlo, è presente anche un apprezzato centro per la salute mentale della Asl Rm1, difeso a spada tratta dai residenti. Ed è stato proprio dai comitati di zona, e poi anche dal municipio i, che è stata proposta la strada di recuperare l’immobile esercitando il diritto di prelazione. Opzione che però è sfumata, visto che sono trascorsi più di 60 giorni dalla vendita del bene.

L'ipotesi dell'esproprio

Per il Campidoglio si tratta di cercare un’alternativa credibile a piazza Bainsizza, altrimenti il progetto “Full green”, sarà inficiato dall’assenza d’un luogo dove ricoverare i tram elettrici. L’alternativa che l’amministrazione potrebbe seguire, è quella che porta in direzione di un esproprio, con l'attivazione di un contenzioso abbastanza prevedibile ma dagli esiti incerti. Anche nell'ipotesi d'una vittoria del Campidoglio, il bene resterebbe comunque inutilizzabile fino alla sentenza definitiva. E sarebbe comunque una sconfitta.

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