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Sabato, 2 Dicembre 2023
Politica Della Vittoria / Via Monte Santo

Asl sfrattata dall’ex deposito Atac: Campidoglio costretto ad un valzer di locali per trovare la sede alternativa

Il centro diurno resta nel quartiere dove opera da decenni

La Asl Rm1 lascia il Centro di salute mentale di via Monte Santo 71. Ma non si trasferisce lontano. E’ stato infatti chiuso l’accordo per destinare al centro diurno, dove sono in cura una settantina di persone, dei locali presenti sempre nel quartiere della Vittoria. Obiettivo raggiunto dopo complicate trattative che hanno portato, l'amministrazione, ha modificare l'assegnazione di alcuni spazi comunali.

La Asl costretta a lasciare la vecchia sede

La struttura sanitaria era stata costretta a lasciare la storica sede perché parte integrante dell’ex deposito Atac messo all’asta, attraverso il concordato preventivo, per evitare il fallimento dell’azienda di trasporto pubblico. Nonostante l’amministrazione cittadina avesse dichiarato l’intenzione di riscattare l’immobile, l’asta è stata vinta dalla Sant’Anna per la famiglia. La società, vicina alla fondazione Memmo, ha battuto la concorrenza del Campidoglio per soli 100mila euro.

La nuova proprietà, essendo interessata a ristrutturare tutto l’ex deposito, ha chiesto alla Asl di lasciare i locali che le erano stati assegnati. Termine ultimo per farlo, il 30 ottobre. La ricerca di spazi alternativi, dopo un’iniziale interlocuzione con la nuova proprietà, è stata interrotta. Il Campidoglio si è allora attivato, suggerendo una sede in via Sabotino. Quindi a poca distanza dall’ex deposito. Però l’immobile, di proprietà comunale, è in parte già usato per garantire i servizi di un centro rifugio, la casa sabotino. Ed un’altra parte era precedentemente stata destinata al dipartimento pari opportunità. Per questo, nelle ultime giornate, l’amministrazione cittadina ha intensificato le telefonate e le riunioni tra i vari uffici per trasferire a via Sabotino il centro diurno della Asl.

Lo scambio di locali

Il risultato è stato raggiunto. I dipartimenti capitolini si sono scambiati tra loro dei locali comunali di cui avevano la concessione. Alle pari opportunità è così andato un appartamento in via Andreoli, mentre al dipartimento patrimonio i tre locali di via Sabotino, girati subito alla Asl. 

Insieme alle mie colleghe Monica Lucarelli e Barbara Funari, ai consiglieri Yuri Trombetti e Nella Converti e alla presidente del municipio I Lorenza Bonaccorsi, ci siamo fin da subito messi a lavoro per trovare rapidamente una sede adeguata per i servizi del dipartimento di salute mentale della ASL Roma 1. E ci siamo riusciti – ha commentato l’assessore al patrimonio Tobia Zevi – Grazie ad una sinergia virtuosa tra giunta e consiglio, e tra Campidoglio e municipio, abbiamo trovato la soluzione: la ASL Roma 1 andrà in via Sabotino, a poche centinaia di metri da dove era prima, per creare meno disagi possibili a pazienti e familiari. 

“Ancora una volta un’azione comune si è dimostrata efficace, a dimostrazione che l’unione fa davvero la forza” ha aggiunto al proprio commento l’assessore Zevi. Altrettanta soddisfazione è stata espressa da Yuri Trombetti, il presidente della commissione casa e patrimonio di Roma Capitale. “La sinergia tra Giunta   Consiglio e municipio ha prodotto un grande risultato” ha commentato Trombetti che, alla questione, aveva dedicato sedute di commissioni e sopralluoghi.

Il ritorno della Asl nell'ex deposito Atac

“Ora subito la Asl a via Sabotino ma anche un monitoraggio su Piazza Bainsizza affinché la Asl ritorni lì. Su questo – ha promesso Trombetti – non faremo passi indietro”. Quello sarà un altro nodo da sciogliere. C’è infatti una sentenza di primo grado, emessa quando ancora la proprietà dell’ex rimessa di piazza Bainsizza era dell’Atac, che ha vincolato l’uso dei locali del centro di salute mentale al servizio sanitario. Significa che, terminati i lavori di ristrutturazione, il centro diurno dovrà tornare al suo posto: in via Monte Santo 71 da dove, già nei giorni scorsi, ha effettuato il trasferimento. Una volta hce l'Asl sarà rientrata in possesso degli spazi ristrutturati dell'ex rimessa Atac, il dipartimento pari opportunità entrerà in possesso dei locali appena assegnati al centro diurno. Il valzer dei locali, solo a quel punto, potrà dirsi definitivamente terminato. 
 

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