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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Così la regione Lazio blocca la riqualificazione e il rilancio dell'ex cinema Metropolitan

La regione deve sottoscrivere l'accordo di programma già approvato in Campidoglio. Protesta la proprietà dell'ex multisala

La delibera con cui l’amministrazione pentastellata aveva dato il via libera alla riqualificazione dell’ex cinema Metropolitan non è bastata. Per far partire il cantiere in via del Corso, che porterà alla trasformazione dello storico multisala, serve infatti anche la ratifica della regione Lazio. Un provvedimento che però dall’ente governato da Nicola Zingaretti tarda ad arrivare.

Cosa serve per far partire il progetto 

In merito al progetto di trasformazione urbanistica “la regione Lazio aveva dato esito favorevole alla conferenza dei servizi che si è chiusa nel novembre del 2020” ha fatto notare Morris Attia, il presidente della DM Europa srl, la società proprietaria dell’ex Metropolitan. Però serve la ratifica dell’accordo di programma che, dagli uffici del Campidoglio, è stato inoltrato nel gennaio del 2021 alla direzione regionale. Ratifica che, a distanza di oltre un anno, continua a non essere firmata. 

Il silenzio della regione

“Noi abbiamo fatto quattro solleciti, un invito ad adempiere, due o tre richieste di incontro. Ma dall’assessorato regionale all’urbanistica non è mai arrivata una risposta – ha ribadito il presidente della DM Europa – abbiamo registrato solo un costante silenzio. Così facendo però si blocca un cantiere che consentirebbe di creare sessanta posti di lavoro, di riaprire una sala al Metropolitan ed altri due cinema di proprietà comunale. Ma serve il via libera della regione perché questo progetto, che non prevede un aumento di superficie, rispetto a quanto previsto dal piano regolatore necessita di una variante urbanistica”.

Il progetto di ristrutturazione

Per ora gli unici lavori avviati sono quelli che hanno consentito di rimuovere la vecchia pensilina e l'insegna. Ma il progetto prevede la trasformazione d’una parte dell’ex cinema, dismesso nel dicembre del 2010, in un locale commerciale monomarca. Resterebbe però una sala, da cento posti a disposizione del comune per 120 giorni all'anno, anche non consecutivi. Inoltre una parte dei 7 milioni di oneri previsti dall’operazione, consentirebbe di recuperare e riqualificare anche l’ex cinema Airone, in via Lidia, e l’ex cinema Apollo, in via Nino Bixio. E sono altre due sale di proprietà comunale.

Un possibile volano commerciale

Il rilancio però deve attendere. “Sembra paradossale che in un momento di crisi che anche nel centro di Roma sta vivendo il settore commerciale – ha sottolineato il presidente della DM Europa Srl – ci si attardi per far decollare un progetto che potrebbe essere un volano per il quadrante”.

Per realizzare questo proposito, però, occorre la ratifica dell’accordo di programma da parte di una regione il cui assessorato all’urbanistica, interpellato da RomaToday, sulla vicenda ha scelto di restare in silenzio.

“Noi in due anni riusciamo a completare l’intervento, quindi per il Giubileo sarebbe tutto pronto” ha dichiarato il privato. Dipende a questo punto solo dall’ente governato da Zingaretti. 


 

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