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Politica Portuense / Via Portuense, 549

L’ex casa del fascio è diventato uno squat

Chiesto di valorizzare l'immobile, realizzato da un celebre architetto negli anni Trenta

In via Portuense 549 c’è un edificio a due piani di facile individuazione. La sua costruzione precede di almeno mezzo secolo quella dei palazzi che lo circondando. E’ un edificio che ha un valore storico architettonico ma che, da tempo, è occupato.

L'ex casa del fascio

L’edificio di via Portuense 549 è stato realizzato nel 1939 e, per i successivi cinque anni, è stato impiegato come “Casa del fascio”. La funzione è cambiata, ma l’immobile viene ancora oggi chiamato in quel modo. Se ne trova traccia anche nel programma elettorale del presidente Lanzi, a pagina 65, in un elenco di opere da riqualificare nel quartiere Portuense.

Il futuro di quell’immobile è stato oggetto di un’interrogazione rivolta alla giunta Lanzi, proprio per conoscere “quali siano le azioni intraprese ad oggi per la riqualificazione dell’immobile”. “Parliamo di un edificio che ha un particolare valore perché rappresenta praticamente l’unico esempio presente nel nostro territorio di architettura razionalista” ha spiegato Luca Mellina, il capogruppo del M5s in municipio XI.

L’immobile, che sul lato di via Portuense presenta una torre in calcestruzzo con una balconata semisferica, necessita d’un intervento di ristrutturazione. “E’ un peccato che versi in quelle condizioni e visto che era nel programma del presidente provvedere alla sua realizzazione, abbiamo chiesto quali fossero le novità – ha aggiunto Mellina – ribadisco che quell’edificio, oltretutto attribuito ad un architetto importante, è testimone dell’ultimo importante movimento architettonico italiano”.

Il passaggio di consegne al demanio

L’edificio razionalista, però, non è più gestito dall’ente di prossimità. “L’assessore Belloni ha dichiarato che è stato trasferito al demanio durante il periodo di commissariamento del nostro municipio”ha aggiunto Mellina. Ed in effetti è il demanio che se ne sta occupando sicuramente già dal 2020, visto che a fine giugno di quell’anno aveva disposto “la rimozione di tutta la vegetazione infestante, lo sfalcio dell’erba, la rimozione e lo smaltimento di eventuali rifiuti presenti” del “gruppo fascista con piccola area annessa di via Portuense 549”. 

Estratto agenzia del demanio 30 giugno 2020

Il rilancio e la questione abitativa

“Il municipio lo ha assegnato all’agenzia del Demanio che ha interesse a riqualificare l’immobile – ha spiegato a Romatoday l’assessore al patrimonio Alberto Belloni – l’agenzia, sta cercando con il dipartimento PAU ed il dipartimento politiche abitative di gestire la situazione degli occupanti, per poi intervenire con lavori di riqualificazione e ristrutturazione delle aree esterne”. Perché l’ex casa del fascio, dopo tanti anni di abbandono, è diventato un edificio illegalmente abitato da un numero imprecisato di famiglie. Da qui l’impossibilità, da parte del municipio, di fornire un cronoprogramma sugli interventi da mettere in campo per il suo rilancio. 

Sulla valorizzazione dell’immobile e sulla contestuale rimozione degli abusi perpetrati, c’è quindi un’ampia condivisione tra le forze di maggioranza e di opposizione municipale. Meno semplice è determinare le modalità con cui realizzare obiettivi per i quali, il municipio, non ha più competenze.
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