rotate-mobile
Politica

Scuole, gli assistenti educativi bocciano il nuovo accordo sindacale: “E’ un guazzabuglio”

De Santis (lista civica Raggi): "Lavoratori Oepa ancora penalizzati"

Doppio contratto di lavoro ma unica busta paga. E’ questa, in sintesi, la condizione prevista per gli operatori educativi che operano nelle scuole (Oepac) a fianco degli studenti con disabilità.

Il nuovo contratto firmato dai sindacati 

La questione è stata evidenziata dagli stessi lavoratori, che hanno denunciato l’accordo appena sottoscritto da Cgil e Cisl con le centrali cooperative (Legacoop, Confcooperative e AGCI). E’ valido solo per gli assunti nell’anno 2022/2023 e prevede che possano essere fatto, inquandandoli in due livelli differenti. Diverse sono quindi le retribuzioni orari ed i trattamenti previdenziali. Ma è lo stesso il contratto ed il Cud, con tutte le difficoltà del caso.

“E’ un guazzabuglio assurdo” hanno evidenziato il comitato romane Aec/Oepa. Spesso questi lavoratori, per integrare le basse retribuzioni e le poche ore di lavoro, integrano l’attività svolta nelle scuole, solitamente inquadrata con il livello D1, con quella che esercitano come assistenti domiciliari, professione inquadrata ad un livello più basso, il C1. “Cgil e Cisl hanno però introdotto quella che appare come una novità assoluta: la possibilità per le aziende di stipulare due contratti diversi alla stessa persona, uno per il lavoro svolto come Oepa e l’altro per l’assistenza domiciliare” ha spiegato il comitato.

Come funzionava finora

Di norma una duplice attività può essere inquadrata affiancando al contratto per la mansione principale, un contratto da lavoro autonomo. Un’opzione che però non vale per le cooperative convenzionate il comune. E’ anzi vietata dalla delibera 135/2000, che  impone alle coop l’applicazione dei contratti nazionali. Di conseguenza, al lavoratore dipendente chiamato a svolgere due mansioni, si deve applicare il contratto della mansione prevalente. L’accordo firmato da Cgil e Cisl, invece, apre un nuovo, contestato fronte. 

La riflessione auspicata

"Le preoccupazioni degli operatori AEC/OEPA, che hanno aspramente criticato il nuovo accordo sindacale che li riguarda, meritano un'attenta riflessione. In sostanza, pur di non aumentare il monte ore, ciascun lavoratore avrà due contratti di differente livello - C e D - con le cooperative, due diversi contratti che confluirebbero in un'unica busta paga. Una vera e propria anomalia che non farà altro che ingenerare grossa confusione in merito al calcolo delle retribuzioni, dei trattamenti accessori, delle ferie e di ogni altro diritto patrimoniale e non dei lavoratori" ha fatto notare Antonio De Santis, il capogruppo della lista civica Raggi.

Per De Santis, già assessore al personale durante l'amministrazione Raggi, lo scenario aperto dall'accordo firmato da Cgil e Cisl è “destinato ad ingenerare ulteriori problemi in un settore dove ancora una volta latitano soluzioni più incisive e funzionali in favore dei lavoratori e quindi dell'erogazione  di un servizio di enorme importanza per i cittadini. Una di queste soluzioni, da noi proposta a più riprese, è rappresentata dall'internalizzazione dei lavoratori, che pare però essere stata del tutto abbandonata dall'attuale amministrazione". Sul finire della precedente consiliatura, infatti, a termine di un serrato confronto con i lavoratori, l'amministrazione Raggi aveva deciso di re-introdurre la figura degli ex AEC nell'organico di Roma Capitale, prevedendo anche una loro progressiva assunzione. Operazione che non ha trovato sponde con l'attuale maggioranza, interessata ad abbandonare la strada dell'internalizzazione.

“Auspichiamo -ha concluso De Santis - che l'amministrazione intervenga concretamente per verificare quanto denunciato dagli Oepa”.  I lavoratori interessati, alla vigilia dell'avvio dell'anno scolastico, hanno già convocato un'assemblea. E' stata indetta da coordinamento romano Aec/Oepa che ha denunciato il nuovo accordo sindacale: si svolgerà venerdì 2 settembre, al circolo ARCI in via del Frantoio. 

Il servizio nelle scuole paritarie

Il tema dell'assistenza educativa agli alunni con disabilità è stato posto anche dai consiglieri Valerio Casini e Francesco Leoncini di Italia Viva. I due rappresentanti capitolini hanno però posto l'attenzione sul servizio nelle scuole paritarie, più che sul contratto dei lavoratori. “Vediamo, purtroppo, confermati i nostri timori in merito al nuovo regolamento sul servizio educativo per il diritto allo studio, all’autonomia e all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità che, non considerando gli alunni delle scuole paritarie destinatari diretti del servizio e introducendo un trattamento non paritetico bensì discriminatorio, avrebbe messo a rischio l’erogazione del servizio per loro - hanno commentato Casini e Leoncini - a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico, a fronte di un lavoro tardivo di ricognizione degli istituti paritari presenti nella Capitale condotto dagli uffici, non sappiamo neppure se ci siano fondi sufficienti a garantire il servizio”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scuole, gli assistenti educativi bocciano il nuovo accordo sindacale: “E’ un guazzabuglio”

RomaToday è in caricamento