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Malagrotta 2, contro la scelta di Raggi consigliere M5s deposita esposto in Procura

A firmarlo è l'esponente grillino regionale Marco Cacciatore, capofila dei contrari alla realizzazione di un sito di smaltimento a Monte Carnevale

Dopo i ricorsi amministrativi dei comitati di zona, ora contro la discarica di Monte Carnevale arriva anche un esposto in Procura. A firmarlo il presidente della commissione regionale Rifiuti e consigliere del M5S, Marco Cacciatore, capofila dei grillini contrari alla scelta presa dalla sindaca, grillina, Virginia Raggi. 

Nella denuncia, in parte riportata dall'agenzia di stampa Dire, si chiede di "disporre gli opportuni accertamenti" valutando "gli eventuali profili d'illiceità penale degli stessi e, nel caso, individuare i possibili soggetti responsabili al fine di procedere nei loro confronti", sull'individuazione da parte della Giunta Raggi dell'ex cava di Monte Carnevale come futura discarica di Roma. 

Il parere contrario degli uffici capitolini

L'esponente grillino, in particolare, punta il dito sulla "scelta evidentemente contraddittoria da parte della Giunta Comunale di Roma Capitale, la cui direzione si dichiarava contraria alla discarica di inerti, di scegliere lo stesso sito di Monte Carnevale come discarica di Fos", si legge nell'esposto depositato ieri. 

I no alla discarica di inerti

Nel documento si ricostruisce la storia del sito, distante meno di due chilometri  dall'ex cava di Malagrotta. Con al centro l'iter che ha portato la Conferenza dei servizi regionale a dare l'autorizzazione a una discarica di inerti. "Appare contraddittorio che il dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale abbia espresso parere unico contrario riguardo al progetto autorizzato dalla Regione Lazio sulla discarica di inerti e, dopo dieci giorni, la Giunta Capitolina abbia scelto lo stesso sito per una discarica di Fos e altri residui del trattamento della frazione indifferenziata dei rifiuti urbani". Senza dimenticare che "Roma Capitale aveva impugnato con ricorso al presidente della Repubblica la determina della Regione Lazio, relativa alla valutazione di impatto ambientale sullo stesso progetto di inerti, del febbraio 2019".

Senza poi contare gli altri pareri negativi che si aggiungono a quello degli uffici capitolini. Dal Comando Militare del ministero, all'Enac. 

I vantaggi ai privati 

Nell'esposto Cacciatore attacca anche la Regione: "Anche l'autorizzazione regionale alla discarica di inerti, di certo non affrettata ma intervenuta mentre il sito di Monte Carnevale era sottoposto a ricognizione tecnica, per poi figurare tra i siti idonei per la realizzazione della discarica di Fos, rischiava di arrecare danno alle casse pubbliche: non foss'altro che per gli elementi delle procedure, che all'epoca lasciavano intendere le intenzioni delle amministrazioni di realizzare una discarica di proprietà e gestione pubblica o affidata a società partecipate, pertanto rischiando di aumentare il valore del terreno cui poi le finanze del Comune di Roma, anche tramite Ama spa, avrebbe dovuto provvedere ad acquistare o espropriare".

Nel frattempo sono partiti i lavori nella ex cava, da parte della società Ngr, 'scalata' dalla Mad di Valter Lozza (che ha la proprietà di due delle tre discariche attualmente attive nel Lazio, quelle di Frosinone e Civitavecchia), che ne ha acquisito il 75% delle quote. Pertanto, secondo Cacciatore "la contraddittoria conduzione amministrativa delle procedure, rischia altresì di esporre gli enti a profili risarcitori, laddove l'individuazione del sito di Monte Carnevale fosse revocata o comunque la realizzazione della discarica di Fos venisse impedita: vista la fattispecie di aspettativa legittima che il proprietario del terreno potrebbe rivendicare". 

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