Esc Atelier sotto sfratto, via alla raccolta fondi per la causa legale
Iniziativa degli attivisti a difesa dello spazio autogestito di San Lorenzo. "Nessuna risposta da Gualtieri"
Ancora nessuna novità sul destino di Esc Atelier, lo spazio autogestito di via dei Volsci a San Lorenzo, destinatario di una richiesta di risarcimento di circa 220.000 euro da parte del comune di Roma, pari agli affitti arretrati dal 2009 al 2019 ricalcolati a canone di mercato. Per questo gli attivisti hanno lanciato una raccolta fondi per sostenere le spese legali.
Una batosta insostenibile per i volontari che da anni svolgono attività di welfare dal basso, culturali e sociali all'interno dei locali che l'amministrazione gli assegnò nel 2009 con un canone agevolato: "Ma poi evidentemente hanno cambiato idea - hanno sempre raccontato da Esc negli scorsi mesi - chiedendo il 100%, una cifra che non abbiamo".
“Questo debito ingiusto e illegittimo - scrivono gli attivisti lanciando la raccolta fondi - che minaccia il presente e il futuro di Esc, va cancellato. Ma ancora nessuna risposta è arrivata dalla giunta Gualtieri” dicono gli attivisti. Il comitato "All You Can Esc", formato per supportare lo spazio sociale romano, ha deciso di supportare Esc Atelier con un fondo di garanzia a tutela dell'associazione e di chi risponde legalmente del debito.
Nel pieno del dibattito cittadino e istituzionale sul nuovo regolamento del patrimonio, “va riaffermato con forza che superare la delibera 140 deve voler dire cancellare tutti gli atti amministrativi che ne sono conseguiti: a partire dalle ingiunzioni di pagamento” ribadiscono gli attivisti. “Se la politica non cancella il debito - conclude la nota -, chiamiamo la città, le reti di solidarietà a Roma, in Italia e in Europa a mobilitarsi e a sostenerci”. Specificando che se il debito verrà cancellato restituiranno le quote di adesione al crowdfunding a chi ne farà richiesta. La donazione si può effettuare sul conto Banca Etica direttamente dal sito escatelier.net.