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Largo "Azelio" Ciampi, l'errore sulla targa e la bugia della scheggiatura: Ferrara (m5s) evoca il complotto anti Raggi

Il consigliere M5s: "Il nome sbagliato di Carlo Azeglio Ciampi non è un semplice errore. Vi sembra possibile? A me no"

"Si avvicinano le elezioni e ormai si inventano tutto per fermare Virginia Raggi. La targa con il nome sbagliato di Carlo Azeglio Ciampi non è un semplice errore. Vi sembra possibile? A me no". Paolo Ferrara, il consigliere fedelissimo della sindaca ci mette la faccia e lo fa evocando il complotto. L'errore sulla targa in memoria di Carlo Azeglio Ciampi, inevitabilmente, ha scatenato la polemica politica contro la superficialità alla base dell'errore. 

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Nella sempre coordinata comunicazione grillina la linea è che l'errore sia stato commesso da chi non ha supervisionato, ovvero i dirigenti. Il punto di vista è espresso, chiaramente, nei commenti sotto il post di Carlo Calenda, il primo ad attaccare la sindaca dopo la cerimonia. Angela Raffa, deputata M5s, commenta sotto il post del leader di Azione, chiamando in causa i dirigenti, ovviamente quelli assunti dalle giunta di centrodestra e centrosinistra: "Sicuramente è colpa della Raggi. E' infatti il sindaco che telefona personalmente al marmista per ordinare le targhe con il nome delle vie. Non i dirigenti alla viabilità, assunti dalle precedenti giunte di centrodestra e centrosinistra che hanno lasciato Roma al disastro con un debito di 9 miliardi. Ah ovviamente non era lei a presentare l'evento, né lei a dire che 'era scheggiata'". Insomma la linea del complotto è dettata e i supporter della sindaca sommergono di commenti allineati Calenda. 

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Nel frattempo l'agenzia Dire ricostruisce l'accaduto di questa mattina. Quando manca poco meno di un'ora all'inizio della cerimonia, il camioncino della ditta incaricata dal Campidoglio dell'istallazione della targa dedicata a Carlo Azeglio Ciampi, si presenta al posto di Polizia che delimita gli accessi al Lungotevere Aventino. "Ao' fatece passa', dice che la targa è sbagliata...", rivelano concitati i tecnici alle forze dell'ordine. La scena muove a pietà il servizio d'ordine. Giunti sul posto, a quanto si apprende, si tiene una febbrile trattativa. I marmisti non riescono a fermare la macchina dell'organizzazione. 

E' troppo tardi, fa notare il cerimoniale del Campidoglio. Le più alte cariche, a cominciare dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono in procinto di arrivare. E manca anche il tempo di correggere il refuso: scrivere sul marmo non è esattamente come digitare su una tastiera. Al Cerimoniale di Roma Capitale non resta che una via di fuga. Dare il via libera ma limitare i danni accorciando la cerimonia, e intanto 'abbozzare' la scusa della targa scheggiata. La lapide restera' coperta. Nessuno vedra' l'errore dell'ignoto marmista. Azeglio si scrive con la 'g'. Peccato che anche il 'piano B' abbia una falla. Il drappo scelto per coprire lo strafalcione reca colori immortali ma è semitrasparente. L'errore insomma si vede, e si fotografa. Quando si dice 'la pezza peggiore del buco'.

Fenomenologia (aggiornata) di Paolo Ferrara, il grillino eroe che ripara i tombini con paint

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