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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Il ritorno di Michetti: “A disposizione di Roma gratuitamente, anche Kennedy prima volta perse”

A dieci giorni dalle dimissioni da consigliere comunale, l’ex candidato sindaco sconfitto al ballottaggio commenta: “Opposizione per me ruolo antietico”

A due settimane dalle dimissioni dal ruolo di consigliere comunale seguite alla sconfitta nella corsa allo scranno più alto del Campidoglio, Enrico Michetti è tornato a parlare. Il Tribuno candidato sindaco del centrodestra lo ha fatto dai microfoni della “sua” Radio Radio.

Torna a parlare Enrico Michetti: “Campagna elettorale con clima da battaglia”

"Sono stati 4 mesi intensi. È stata una campagna elettorale con tanti eventi esterni che hanno condizionato un po' il voto. L'assalto alla Cgil ha segnato le elezioni, lì abbiamo avuto un crollo del consenso. E poi c'è stata una grande astensione, anche se bisogna riconoscere il merito di chi ha vinto. Gualtieri governi bene questa città. Gli faccio un in bocca al lupo" - ha detto Michetti. L’avvocato amministrativista scelto da Giorgia Meloni per il Comune di Roma ha poi puntato il dito contro “il clima da battaglia esasperato dai media” e “una politica tesa a screditare l'avversario”. “La gente ha avuto una crisi di rigetto per questa politica. Hanno inciso anche le inchieste che hanno riguardato i partiti. E poi la manifestazione il giorno del silenzio”. Sarebbero questi i motivi che a Roma hanno portato al grande astensionismo: al primo turno affluenza al 48,83%, al secondo 40,68%. “La gente era un po' impaurita da tutto questo".

Elezioni Roma, “per il centrodestra 40% grande successo”

Michetti non nasconde la sconfitta della coalizione. "È stata una debacle nazionale del centrodestra. Su 65 Comuni, a Roma abbiamo avuto il risultato migliore. Siamo riusciti ad arrivare al 40% e questo è stato un grande successo". 

Michetti sulle dimissioni: “Opposizione per me ruolo antietico”

Poi il Tribuno ex candidato sindaco è tornato sulle dimissioni dall’Assemblea Capitolina: "Un conto è essere il sindaco. Un altro è essere il capo dell'opposizione. Il sindaco risolve i problemi della comunità, ed è quello che faccio da 30 anni assistendo sindaci e funzionari pubblici. Il capo dell'opposizione deve invece creare problemi al sindaco. Una cosa assolutamente antitetica per me. Per la mia città posso pensare che qualunque cosa faccia il sindaco io la prendo e la rovescio? No, non è nelle mie corde. Anzi io sono e rimango gratuitamente a disposizione del Comune se ne ha bisogno. Per la mia città non voglio creare il minimo intralcio. Non posso permettermi di trovare il cavillo per far saltare ogni cosa. Perché io amo questa città". 

Michetti: “Io come Kennedy, anche lui prima volta perse”

Poi il paragone. "Ci toglieremo altre soddisfazioni. Anche Kennedy perse la prima volta. Questo è stato il primo passo: adesso ci occuperemo dell'Italia. Vedremo come farlo. L'Italia merita buone idee e persone per bene, serie, che amano questo Paese e che intendano risollevarlo. Quindi faremo in modo che il prossimo obiettivo sarà l'Italia". 
 

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