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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Emergenza sfratti, la Regione apre ai tavoli di confronto con i movimenti

Dagli sfratti alle dismissioni, ecco i nodi da sciogliere

I sindacati degli inquilini e degli abitanti chiamano, Zingaretti (indirettamente) risponde. Ieri martedì 28 dicembre Asia-Usb sul suo sito web si è rivolta al governatore del Lazio, "ricordandogli" la promessa fatta per voce dell'assessore alle Politiche abitative Massimiliano Valeriani e del capo di gabinetto Andrea Napoletano (ex direttore generale di Ater) durante un incontro avuto nella sede della giunta a Garbatella lo scorso 11 novembre. Nelle intenzioni delle parti c'era quella di incontrarsi quasi a cadenza settimanale per affrontare, uno ad uno, tutti i temi più spinosi legati all'emergenza abitativa, agli sfratti e alle dismissioni degli enti ricadenti nei piani di zona. Incontri che, fa sapere Asia-Usb, sarebbero stati ogni volta rimandati dalla Pisana. 

Il 4 gennaio primo incontro in Regione

Ma sembra che una svolta sia all'orizzonte: fonti regionali fanno sapere a Roma Today che per il 4 gennaio verrà convocato un primo incontro, durante il quale sindacati e istituzioni discuteranno uno dei dossier specifici, non è dato sapere ancora quale dei tanti. "Non è per capriccio che il sindacato Asia-Usb, insieme al Movimento per il Diritto all’Abitare, ha chiesto più volte ed in varie forme di poter affrontare assieme al Governatore, all’interno di tavoli specifici, le criticità che attanagliano la città - scrive il sindacato - . Volevamo ripartire dal positivo incontro del 31 ottobre 2019 che ha impresso una svolta nella vicenda Caravaggio. Su quel modello si sarebbe dovuta attivare una ‘cabina di regia’ in grado di sviluppare politiche abitative sia di carattere generale, che specifiche. Ma di fatto nulla di tutto ciò si è concretizzato". Adesso però i sindacati hanno una data su cui fare riferimento, un punto di partenza. 

I temi su cui discutere

L'11 novembre i movimenti, Asia-Usb in testa, si erano presentati sotto la sede della giunta regionale proprio per urlare il dissenso nei confronti di Zingaretti e Valeriani. Alcuni attivisti, nonostante le tensioni con gli agenti di Polizia già presenti sul luogo, erano anche riusciti a incatenarsi alla cancellata esterna. Al sit-in non c'erano solo inquilini morosi sotto sfratto o occupanti (come quelli dell'ex clinica Valle Fiorita o di viale delle Province o dell'ex istituto romano San Michele) ma anche abitanti di diversi piani di zona che a breve rischiano di restare senza casa in seguito alle dismissioni da parte di enti pubblici e privati: "Parliamo degli inquilini di Fontana Candida per esempio - scrive Asia - o di via Volontè, intervento finanziato al 90% dalla Regione e poi venduto all'asta a un'Immobiliare, 450mila euro per 25 alloggi. O degli inquilini, quasi tutti anziani, dell'ex Sara Assicurazoni a viale Palmiro Togliatti vittime di una dismissione senza regole e senza tutele per chi non può acquistare. Infine ci sono 4.500 famiglie sotto sfratto alle quali si aggiungeranno quelle interessate da sfratti maturati da marzo 2020 in poi e che non avranno accesso all'edilizia pubblica perché l'offerta è incredibilmente inferiore alle richieste, anche in condizioni normali". Su questo e molto altro inizierà un serrato confronto il prossimo 4 gennaio. 

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